Cesellato come si fa con una scultura, il talento accompagna Francesco Meoni in qualsiasi contesto, dalla recitazione alla regia.

“Un viaggio in cui si realizza il mio desiderio di libertà, che trova nel mestiere d’attore una eco naturale”. Già da queste sue parole, è possibile notare l’animo che alberga in Francesco Meoni, un interprete italiano dalla conclamata fama e reputazione. Un talento vero, cesellato come si fa con una scultura. Non si è mai limitato ad accettare i ruoli, a “subirli”, bensì ha ogni volta cercato di rivisitarli in chiave personale, attraverso l’uso del corpo ma anche della voce, in cabina di doppiaggio oppure in radio. Parliamo un po’ della sua sfera professionale e non.  

Francesco Meoni: biografia e carriera

Nasce il 17 marzo 1964 a Roma, sotto il segno zodiacale dei Pesci. Debutta in teatro nel 1990 col suo maestro Turi Ferro ne Il malato immaginario di Molière, che lo conduce a calcare i maggiori palcoscenici d’Italia, dove impersona Tommaso Diaforetico. Successivamente lavora sotto la direzione di quotati registi quali Pierpaolo Sepe (Notturno di donna con ospiti, I blues, Il calapranzi), Mario Scaccia, Gabriele Lavia (Otello, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli), Krzysztof Zanucci (Il re pescatore), Valerio Binasco, Ugo Chiti (Margarita e il gallo, con Maria Amelia Monti e Gianfelice Imparato).

Al Festival dei Due Mondi di Spoleto partecipa, accanto ad Alessio Boni, a I duellanti. Ed è l’artefice nonché il cuore pulsante di Once I Was. Oltre la storia di Tim e Jeff Buckley, una rappresentazione che parte dalle vicende dei due musicisti per indagare principalmente sul rapporto padre-figlio.

Al cinema debutta col drammatico RDF – Rumori di fondo di Claudio Camarca, vestendo i panni di Francesco, il fratello del galeotto Zago (Francesco Domenidò), il quale, appena uscito di prigione, pianifica una rapina a un usuraio. Entra poi nel cast de La vita per un’altra volta di Domenico Astuti, Hotel Meina (l’ultimo lungometraggio di finzione firmato Carlo Lizzani, basato su un rastrellamento nazista compiuto nel piccolo comune piemontese durante la Seconda guerra mondiale) e Stay calm di Davide Dapporto, che richiama nel Salento l’attore hollywoodiano Billy Zane. 

Per quanto riguarda, invece, la televisione il curriculum è davvero vasto. Scritturato in Senza fine, recita al fianco di Nino Manfredi sia in Un commissario a Roma di Luca Manfredi (che lo riavrà in Un cuore matto) sia in Linda e il brigadiere di Gianfrancesco Lazotti. Appare in fiction di notevole fama quali Finalmente soli, con Gerry Scotti e Maria Amelia Monti, e Casa Vianello. Inoltre, è presente in varie serie poliziesche: Il Marescialo Rocca (con Gigi Proietti), Tequila e Bonetti, La Squadra, Il Commissario, Distretto di Polizia, Carabinieri e Ris.

Comunque, il suo è un talento che non conosce confini di genere, tanto da portarlo in opere anche molto diverse tra di loro: è Salvo Magliulo in Soldati di pace di Claudio Bonivento, con Tony Sperandeo e un giovanissimo Giorgio Pasotti; è Pietro Rocchi in Incantesimo; è Ernesto Righi in Mal’aria, miniserie di Paolo Bianchi tratta dall’omonimo romanzo di Eraldo Baldini, con Ettore Bassi e Sarah Felberbaum.

Recita al fianco di Luca Argentero e Martina Stella in Tiberio Mitri: Il campione e la miss di Angelo Longoni, che gli affida il ruolo di Orio. Lascia maggiormente il segno ne Le due leggi di Luciano Manuzzi, con Elena Sofia Ricci, sotto le sembianze di Filippo Berdini, un piccolo imprenditore che decide di togliersi la vita dopo essersi visto respingere la richiesta di un prestito. Non si fa, intanto, mancare un’apparizione nel tv-movie di Cau ne L’ultima frontiera di Franco Bernini.

Frizzante è la performance nelle vesti di Paolucci, aiutante del vice questore Petrarca (Rodolfo Corsato), ne L’Ispettore Coliandro, toccante in quelli di Giancarlo Pisani, uno dei dottori che si occupano del caso di Kolija, in Lea e i bambini degli altri. In parallelo, accetta delle parti di secondo piano in Gomorra, Nero a Metà 2, L’alligatore e Yara, la pellicola di Mario Tullio Giordana basata sul caso di cronaca nera dell’omicidio di Yara Gambirasio, e Crazy For Football, con Sergio Castellitto e Max Tortora. In Più forti del destino di Alexis Sweet incarna Gaetano Barba.

Francesco Meoni: la vita privata

Abita a Roma e ha un figlio, Gabriele, ma non sappiamo quale sia il suo stato sentimentale al momento. I profili InstagramFacebook li dedica perlopiù a raccontare la propria attività teatrale e promuoverla. Non è noto il patrimonio.

10 curiosità su Francesco Meoni

– Per ringraziare una calorosa fan, che ha peraltro economicamente contribuito alla realizzazione di una nuova messa in scena Once I Was. Oltre la storia di Tim e Jeff Buckley, le ha fatto una splendida sorpresa di Natale: il video dell’incontro è disponibile su Facebook!

– Il figlio Gabriele è già un doppiatore di talento: oltre a collaborare con la trasmissione Explorer su Rai Gulp, ha doppiato Nemo in Alla ricerca di Dory.

– Tra le varie iniziative di volontariato in cui è attivo, si è concretamente speso per evitare la chiusura de La casa di Kim, un’organizzazione che aiuta i bambini malati in ogni parte dal mondo facendoli venire a Roma per operarsi e le relative cure. L’obiettivo è riuscito.

– È ambasciatore di CCS Italia, un’associazione a sua volta votata a proteggere i diritti dell’infanzia.

– Tifa Roma e ne segue le gare casalinghe allo stadio.

Dario Fo gli ha illuminato l’adolescenza: guardava con ammirazione il Mistero Buffo in tv.

– Ha la passione della guida e un brevetto da pilota.

– Pratica parecchi tipi di sport, dall’equitazione alla mountain bike, fino alla scherma.

– A ridosso della prima di Once I Was, ha ricevuto anche gli auguri di Gary Lucas, chitarrista e amico di Jeff Buckley, nonché autori di capolavori come Grace e Mojo Pin.

– È molto amico di Alessio Boni, con cui ha collaborato in svariate occasioni.

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ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2022 11:40


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