A cinquant’anni dallo sbarco sulla Luca c’è ancora qualcuno che sostiene che si tratti tutto di una finzione. Ma cosa c’è alla base della teoria del complotto lunare?

Era il 20 luglio 1969 quando l’Apollo 11, con a bordo Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, metteva piede sulla Luna per la prima volta nella storia. Dopo anni di studi e ricerche e dopo una preparazione sia fisica che mentale degli astronauti, il genere umano finalmente raggiungeva la Luna. Nonostante l’emozione iniziale, però, in molti hanno sostenuto che si trattasse solo di una montatura. Ecco le basi della teoria del complotto lunare, la credenza che vuole smentire lo sbarco più famoso di sempre, e le confutazioni della NASA!

La teoria del complotto lunare

Secondo i padri della teoria del complotto lunare, lo sbarco sulla Luna avvenuto nel 1969 è stata in realtà solo una mossa politicamente strategica messa in atto dagli Stati Uniti in collaborazione con la NASA: erano quelli gli anni, infatti, in cui gli USA erano in piena guerra fredda con l’ex Unione Sovietica e tra i territori da spartire non doveva essere lasciato fuori anche lo spazio.

Ecco le basi che vengono associate maggiormente alla teoria del complotto lunare:

• Durante la diretta televisiva era ben visibile la bandiera americana che sembrava mossa dall’aria: ciò era fisicamente impossibile visto che sulla Luna c’è assenza di aria.

• Dopo l’atterraggio e le prime immagini mostrate in televisione i complottisti hanno notato l’assenza del cratere che si sarebbe dovuto creare in seguito all’atterraggio dell’astronave sul suolo lunare.

• La camminata al rallentatore sarebbe stata simulata grazie all’utilizzo di cavi metallici attaccati direttamente alle tute dei presunti astronauti. Secondo i complottisti, inoltre, se si guarda la riproduzione ad una velocità accelerata sembra che i due protagonisti stiano camminando sul suolo terrestre.

Secondo la teoria del complotto, inoltre, sarebbe stato il famoso ed esperto regista Stanley Kubrick a girare le scene del finto allunaggio: proprio lui, infatti, un anno prima della missione aveva fatto uscire nelle sale cinematografiche il film 2001: Odissea nello spazio, ambientato per una parte proprio all’interno di una navicella spaziale diretta sulla Luna, ormai colonizzata.

Le confutazioni della NASA

Negli anni subito seguenti allo sbarco sulla Luna e anche decenni dopo l’importante evento, la NASA ha cercato di smentire le tesi della teoria del complotto lunare.

Per quando riguarda la bandiera americana, ad esempio, l’agenzia governativa statunitense ha dichiarato che la bandiera si trovava all’interno di un involucro di plastica che le dava questa forma irregolare.

Sbarco sulla Luna
Sbarco sulla Luna

Per la seconda ipotesi alla base della teoria del complotto lunare, invece, la spiegazione della NASA si è basata prettamente su ragioni scientifiche: il cratere di impatto non si doveva creare perché la forza utilizzata durante l’atterraggio è diversa da quella che si userebbe sulla Terra e, inoltre, il suolo lunare è composto prevalentemente da roccia, più rigida rispetto al suolo terrestre.

Ultima, ma non per importanza, la teoria sulla camminata al rallentatore: nel video, nonostante la qualità delle immagini siano basse, non sono presenti né cavi né tiranti.

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ultimo aggiornamento: 19 Luglio 2019 13:04


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