Volevo fare la rockstar è valso a Riccardo Maria Manera il riconoscimento del grande pubblico, ma sul lato privato una terribile malattia che ha voluto rendere pubblica.

Riccardo Maria Manera è uno dei giovani, freschi volti televisivi che la fortunata serie Volevo fare la rockstar ha messo in evidenza. Con già all’attivo diverse esperienze sia al cinema sia in televisione, la fiction targata Rai gli ha permesso di raggiungere un pubblico vasto. Ma cosa ne sappiamo su di lui? Oltre alla carriera nella recitazione, ha fatto molto parlare di sé per via di una brutta malattia che l’ha colpito, e che ha voluto raccontare sui propri profili social. Andiamo a conoscerlo un po’ meglio, partendo dal lavoro per poi passare alla vita privata, lontano dai riflettori.

Riccardo Maria Manera: biografia e carriera

Nasce a Genova il 7 agosto 1994, sotto il segno zodiacale del Leone. Inizia la propria formazione nel 2015 attraverso il workshop Il potere dell’attore diretto da Ivana Chunnuck e prosegue l’anno successivo presso il Centro Sperimentale di Roma. Tuttavia, il primo ingaggio risale al 1998, quando, a 4 anni, partecipò alla rappresentazione teatrale Pensaci Giacomino con il personaggio di Ninì, andando in scena per 180 repliche in due stagioni sino all’aprile 2020.

Intanto, trova spazio in Motu Iti e, parecchio tempo dopo, in Medea / Studio, per un Euripide mediatico.  In parallelo, entra nel cast di Primavera di Anderi, a cui seguono l’Inganno di Balbi ed altri corti. L’esordio televisivo arriva nel 2001 per la fiction Incompreso, dove, guidato da Enrico Oldoini, recita al fianco di Margherita Buy e Luca Zingaretti.

Al cinema muove i primi passi nel 2014 nel film Né Giulietta, né Romeo di Veronica Pivetti. Nel 2015 appare in Provaci ancora prof 6, per poi sbarcare, sotto le sembianze di Giulio, ne Il Confine e, sotto quelle di Lorenzo, nella fiction crime Non Uccidere. Continua nel 2016 prestando il volto a Fabio Bertoli nella serie Immaturi di Rolando Ravello e nel 2017 in Like me, di Gianluca Leuzzi. Guidato da Ivan Silvestrini, si mette al servizio pure del film Arrivano i prof!, con Claudio Bisio

Nel 2019 impersona Matteo ne Il silenzio dell’acqua, prodotto Mediaset onorato dalle presenze di Giorgio Pasotti e Ambra Angiolini. Conferma lo stesso ruolo nella seconda stagione, trasmessa su Canale 5 a fine 2020. Nel frattempo, figura tra i protagonisti di Vivi e lascia vivere, produzione Rai con Elena Sofia Ricci, per la regia di Peppi Corsicato. Ottiene, infine, riconoscimento nelle vesti di Eros in Volevo fare la rockstar, spettacolo in onda su Rai Due diretto da Matteo Oleotto. Per il cinema è uno dei volti principali di Prima di andare via di Massimo Cappelli.

Riccardo Maria Manera: la vita privata

Trasferitosi a Roma per amore (della recitazione), attualmente risulterebbe libero come il vento, nella sfera sentimentale. O perlomeno sul suo profilo Instagram non ne fa menzione. Sul social, nel luglio 2022, ha destato scalpore un suo post dove lo si vedeva con la testa fasciata su un letto di ospedale. In questa sede ha raccontato di avere una lesione di tipo tumorale nella testa. Un annuncio che ha lasciato sgomenti i fan che però gli sono stati vicini con tanti messaggi di solidarietà.

10 curiosità su Riccardo Maria Manera

– Sognava di diventare giornalista sportivo, l’erede di Fabio Caressa: così, dopo aver finito il liceo classico, si è iscritto a Milano in Lettere moderne. Non ha mai terminato gli studi, avendo capito che quella strada non faceva per lui.

– È uno sportivo: oltre al calcio, pratica la boxe, il nuoto, il jogging e l’acrobatica.

– Tifa per il Genoa.

– Trascorre, appena può, le sue serate giocando a biliardo o a bowling, in compagnia degli amici.

– Entrambi i genitori sono attori e da piccolo gli proposero di recitare, per avviarlo alla professione, in quanto, impegnati nello spettacolo Pensaci, Giacomino di Pirandello, lo avrebbero comunque dovuto portare con loro nello spettacolo.

– Si considera scarsissimo sui social, tanto da farsi aiutare dai suoi cuginetti.

– È un fan di Star Wars, perciò diventare uno jedi sarebbe un sogno che si avvera. Per adesso cerca di consacrarsi in Italia, il resto si vedrà.

– Ha un debole per il genere poliziesco riguardo ai libri e, infatti, guarda con interesse True Detective. Inoltre, è rimasto affascinato da Breaking Bad: non ha ancora trovato una serie dello stesso livello, da ogni punto di vista.

– Ha vari modelli di ispirazione: tra gli americani, ammira Joacquin Phoenix e Leonardo DiCaprio: sanno scolpire i ruoli affidati nei piccoli gesti, dallo sguardo al modo di salutare. Se ragiona entro i confini nazionali, è un estimatore di Alessandro Borghi, dai tempi di Non essere cattivo.

– Apprezza la musicalità del rap o la trap francese, senza scordare il cantautorato italiano. È cresciuto a “pane e Fabrizio De André”.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2022 15:47


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