Stefano Rossi Giordani si è saputo mettere in luce con il ruolo di Giuseppe Menegatti, il marito dell’étoile Fracci, in Carla.

Pochi (relativamente parlando) ma buoni! Storicamente, Trento non è mai stata una fucina di talenti nella recitazione. D’altro canto, le stelle che vengono da queste zone brillano o hanno brillato di una luce intensa, magnetica. Pensiamo a Francesca Neri o ad Anna Proclemer, delle artiste di straordinaria bravura. Chissà cosa porterà il destino a Stefano Rossi Giordani. Di certo, negli ultimi anni l’interprete si è tolto diverse soddisfazioni, scritturato perlopiù in produzioni televisive. Andiamo a scoprire chi è, sia sul piano lavorativo che personale. 

Stefano Rossi Giordani: biografia e carriera

Nasce il 6 ottobre 1989 a Rovereto, sotto il segno zodiacale della Bilancia. Frequenta la Scuola di cinema e teatro Estroteatro, conseguendo il diploma nel 2014. In seguito, parteciperà a vari workshop e masterclass, con Maria Consagra, Dario Manfredini, Eugenio Barba, John Varley, Serena Sinigaglia e Jasmine Davis.

Stefano Rossi Giordani
Stefano Rossi Giordani

Il primo spettacolo teatrale dove appare è Confusioni di Nicole Piffer. Successivamente, arriveranno per lui delle ulteriori rappresentazioni, insieme a ruoli in cortometraggi come Red Code di Alberto Rizzi (finalista al Premio Solinas). Così otterrà quell’esperienza utile per farsi largo nello spettacolo. A onor del vero, il debutto assoluto avviene nella serie tv Anna e Yusuf di Cinzia TH Torrini. Con il piccolo schermo ha un feeling particolare, tanto che, con il passare del tempo, vi concentrerà le sue energie. È la stessa Cinzia TH Torrini a richiamarlo, dopo le parentesi ne L’ispettore Coliandro e Rocco Schiavone, per Pezzi unici, affidandogli il personaggio di Lucio.

Corre il 2019, un anno estremamente proficuo in ambito professionale, sicché interpreta anche: Kristian Lodi in Un passo dal cielo 5, il principale sospettato per l’omicidio del padre Josef; Simone ne Il mondo sulle spalle di Nicola Campiotti e con Beppe Fiorello, ispirato alle vicende reali di Enzo Muscia; Enrico Petrucci ne Il paradiso delle signore, il presentatore radiofonico che si invaghisce di Tina (Neva Leoni); Lorenzo in Extravergine, il sexy fotografo nel quale si imbatte la protagonista Dafne (Lodovica Comello).

Dopodiché è Fabio – il fidanzato di Gemma (Serena Codiato) – in Mare fuori (solo per la prima stagione), e Sandro – un nuovo specializzando – ne L’allieva 3. In questo continuo di crescita strappa, poi, delle parti ne Il generale Dalla Chiesa, fiction Rai di Lucio Pellegrini con Sergio Castellitto a 40 anni dall’attentata, Summertime 3 e Più forti del destino di Alexis Sweet.

In termini cinematografici, accetta ruoli marginali ne Il traduttore, My father Jack, I’m infinita come lo spazio e L’uomo del labirinto, con Dustin Hoffman e Toni Servillo. Da sottolineare la performance nei panni di Umberto giovane in Cosa sarà, storia autobiografica del regista Francesco Bruni insignita di 5 candidature ai Nastri d’argenti e 2 ai David di Donatello. Impersona, quindi, Mario in Restiamo amici e, soprattutto, Giuseppe Menegatti, il marito della Fracci, in Carla (Alessandra Mastronardi).

Stefano Rossi Giordani: la vita privata

Sul privato mantiene il massimo riserbo. Nonostante sia presente su Instagram, interamente dedicato al lavoro, della vita lontano dai riflettori non è dato sapere nulla, eccetto che abita a Roma. Bocche cucite pure circa i guadagni finora maturati.

10 curiosità su Stefano Rossi Giordani

– Ha un buon rapporto con Alessandra Mastronardi, alla quale invidia molto l’allegria contagiosa, mentre lui si ritiene un “portatore sano” di cupezza.

– Riguardo al look, predilige lo stile granny: l’accostamento di colori e capi degli uomini di una certa età lo ammalia. Inoltre, gli permette di sentire vicino i compianti nonni Saverio e Bruno.

– È stato tra i volti della compagnia pubblicitaria Pal Zileri primavera estate 2021: la sua prima da protagonista nella moda.

– Tre icone contemporanee che gli piacerebbe interpretare sono Corto Maltese, Lou Reed e Antonio Gramsci.

– La sua filosofia di vita? Riassumendola con un detto trentino: “l’è dale migole che se fa el mucio” (è dalle briciole (di pane), che si fa il mucchio, ndr).

– Sa suonare bongo, percussioni, african drums e chitarra.

– Gli piacerebbe avere un figlio (o una figlia).

– Gli basterebbe “vincere” un unico premio: quello di papà più simpatico del mondo!

– Per parecchi anni di fila ha guardato, in soffitta con gli amici, almeno un film a sera: ad Aldeno le alternative erano più o meno inesistenti!

– Il classico del cinema italiano che preferisce è Sciuscià: in 93 minuti c’è tutto, e la scena di e Giuseppe e Pasquale sul cavallo Bersagliere la considera la più bella di ogni epoca. Non scorda, poi, La dolce vita: gli ha dato una mano in un periodo buio della sua esistenza. 

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ultimo aggiornamento: 1 Marzo 2022 12:25


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