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“Massacrato per la frase ‘occhi spaccanti’. Mi sono sentito molto solo”: lo sfogo di Raoul Bova

Raoul Bova

Dopo mesi complicati, Raoul Bova affronta ad Atreju la tempesta mediatica che lo ha travolto e racconta cosa ha significato sentirsi lasciato solo.

L’attore romano Raoul Bova è stato più volte al centro dell’attenzione, dopo essere stato travolto da una tempesta mediatica che ha finito per mettere in secondo piano il suo lavoro, concentrando l’attenzione sulla sua vita privata e su alcuni audio diffusi illegalmente la scorsa estate. Un’esposizione improvvisa e violenta che, a distanza di tempo, Bova ha deciso di affrontare ad Atreju, raccontando cosa ha significato vivere sotto i riflettori in uno dei momenti più delicati della sua vita.

Lo sfogo pubblico di Raoul Bova ad Atreju

Ospite del panel “Non con la mia faccia. Depp fake, web reputation e odio social”, durante la festa di Atreju, Raoul Bova ha ricordato come, fin dall’inizio della vicenda legata agli audio privati diffusi senza consenso, si sia sentito esposto e poco tutelato: “Mi sono sentito molto solo, quel video… né la polizia, né giudici né la stampa hanno tenuto conto che quegli audio erano già un reato. Nessuno ha detto ‘è un reato’”.

Bova ha ammesso di aver commesso errori, ma ha sottolineato la sproporzione tra ciò che è accaduto e la reazione collettiva: “Cosa ho fatto di così grave? Sicuramente ho sbagliato, fatto errori, me ne pento, ma una persona singola che aveva in mano degli audio privati li ha usati a scopo di lucro, monetizzando, diffamando, cercando consenso”. Un meccanismo che, secondo l’attore, porta a “uccidere una persona pubblicamente” pur di ottenere visibilità e follower.

Nel suo intervento, Bova ha parlato anche del tentativo di estorsione subito: “Mi hanno chiesto dei soldi. Ho riascoltato le chat e i vocali e ho capito che non c’era motivo di cedere. E poi: se cedo una volta, cosa succede dopo?”. Da lì la decisione di non piegarsi e di affrontare le conseguenze.

Raoul Bova
Raoul Bova

L’isolamento dell’attore

Il passaggio più duro del suo racconto è arrivato quando ha parlato dei rapporti personali. Ai microfoni del Corriere, Raoul Bova ha spiegato di aver ricevuto grande sostegno dalla famiglia e dai figli, ma non da tutti gli amici: “Anche i miei amici… ma altri no, hanno preso le distanze perché si diventa a volte come un appestato”.

Parole che raccontano un isolamento improvviso e doloroso, aggravato dalla derisione pubblica: “Mi hanno sbeffeggiato, deriso, reso virale per la mia frase ‘occhi spaccanti’. Questa è stata l’Italia che mi ha massacrato”, riflettendo poi sulla società malata in cui si vive oggi.

Nonostante tutto, oggi l’attore guarda avanti. Accanto a lui ci sono i figli, la famiglia e la nuova compagna, l’attrice Beatrice Arnera. Ma lo sfogo di Atreju resta una testimonianza forte di quanto la pressione mediatica possa lasciare segni profondi.

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ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2025 9:23

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