Giallo sull’eredità di Pippo Baudo: nessun erede l’ha ancora accettata. Tra stime contestate, immobili milionari e tensioni interne, il caso si complica. Cosa sta succedendo.
L’eredità di Pippo Baudo è diventata un caso nazionale. A mesi dalla scomparsa del celebre conduttore, infatti, il suo lascito resta sospeso in un limbo inatteso, senza che nessuno degli eredi abbia ancora deciso di accettarlo. Una situazione che ha acceso dubbi, ipotesi e interrogativi sul reale valore del patrimonio del presentatore, tra proprietà, diritti d’immagine e beni immobili sparsi in diverse regioni italiane. Ma non è tutto: a complicare il quadro ci sarebbe anche un nome che ha sorpreso molti, e che ha già generato tensioni pubbliche.
Gli eredi e il caso Dina Minna
Quando il testamento di Pippo Baudo è stato aperto, il 7 settembre, il contenuto ha stupito più di qualcuno. Gli eredi indicati erano i due figli, Alessandro e Tiziana, ma a loro si aggiungeva un terzo nome: Dina Minna, la storica segretaria del conduttore, accanto a lui fin da quando aveva appena 18 anni.
Una presenza discreta, fedele, rimasta al suo fianco per tutta la carriera e persino negli ultimi giorni di vita al Campus Bio Medico di Roma. Una decisione che non tutti hanno accolto con serenità. Tra le prime a insorgere fu Katia Ricciarelli, ex moglie del conduttore. Una polemica che ha immediatamente trasformato il testamento di Baudo in un terreno delicato, su cui gli eredi ancora oggi sembrano muoversi con molta cautela.

Il vero nodo: i milioni di Pippo Baudo
Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, alla base dello stallo ci sarebbe un problema concreto: i dubbi sul valore effettivo del patrimonio. La prima stima parlerebbe di circa 10 milioni di euro, cifra legata ai suoi 13 Sanremo (800 mila euro a edizione) e ai numerosi contratti televisivi e pubblicitari. Ma gli eredi riterrebbero questa valutazione al ribasso.
A complicare tutto c’è il capitolo degli immobili: Pippo Baudo possedeva cinque fabbricati a Roma, tra cui un appartamento in zona Prati e un intero palazzo in via della Vite, oltre a terreni a Fiano Romano, Noto e Siracusa. Solo le proprietà nella capitale supererebbero, da sole, i 5 milioni di valore di mercato.
Tra diritti d’immagine, cachet storici e un ricco portafoglio immobiliare, il patrimonio di Baudo potrebbe essere molto più alto di quanto stimato inizialmente. E proprio per questo, sottolineano le fonti, gli eredi avrebbero deciso di non accettare ancora l’eredità, in attesa di una valutazione più accurata e definitiva.