Quanto guadagnano i concorrenti di Tale e Quale Show? E i giudici? Scopriamo tutti i compensi, compreso il montepremi del vincitore.
Tale e Quale Show è uno dei programmi di punta della Rai. Condotto da Carlo Conti fin dalla primissima edizione, non ha mai modificato la sua formula e, nonostante ciò, continua a riscuotere ascolti più che soddisfacenti. E sul piano dei cachet? Scopriamo quanto guadagnano i concorrenti, i giudici e il presentatore.
Tale e Quale Show: quanto guadagnano i concorrenti
In onda dal 2012, Tale e Quale Show continua a riscuotere consensi. Il format, che vede un gruppo di personaggi famosi sfidarsi nell’arte dell’imitazione e del canto, è rimasto invariato, ma vanta comunque una vasta schiera di seguaci. Al suo timone, fin dalla primissima edizione, c’è Carlo Conti, personalità molto apprezzata che di certo ha contribuito al successo del programma. Com’è normale che sia, i concorrenti cambiano di anno in anno, ma i compensi no. Quanto guadagnano i Vip?
Stabilirlo con esattezza è pressoché impossibile, visto che si tratta di informazioni strettamente confidenziali, che solo i diretti interessati conoscono. Voci di corridoio, però, parlano di cachet diversi, il cui importo varia in base alla popolarità e all’audience che riesce a ottenere il concorrente. Ovviamente, nessuno di loro partecipa a titolo gratuito perché, come recita un vecchio proverbio, “neanche il cane muove la coda per niente“.
Per quanto riguarda il montepremi finale, il vincitore guadagna – si fa per dire – 30mila euro, cifra che viene sempre e interamente devoluta a un’associazione benefica.
Il cachet di Carlo Conti e dei giudici
Così come non sappiamo con certezza quanto guadagnano i concorrenti, pure per il cachet di Carlo Conti e dei giudici si hanno soltanto indiscrezioni. Il conduttore di Tale e Quale Show dovrebbe portare a casa un compenso piuttosto alto, visto che è uno dei professionisti più pagati di Viale Mazzini. I giurati, invece, dovrebbero percepire uno stipendio molto, molto più basso, ma comunque superiore a quello della gente comune.