Re Carlo rimuove il titolo di principe ad Andrea e lo sfratta da Royal Lodge. Decisione senza precedenti a Buckingham Palace.
Un colpo di scena scuote Buckingham Palace e segna la fine simbolica di un’epoca per la monarchia britannica. Re Carlo III ha deciso di togliere al fratello, Andrea, ogni titolo reale, compreso quello di principe, e di sfrattarlo dalla storica residenza di Royal Lodge. Una scelta che chiude definitivamente le porte della Royal Family al figlio minore della regina Elisabetta, travolto negli ultimi anni da scandali e accuse che hanno compromesso la sua immagine pubblica.
Re Carlo rimuove il titolo di principe al fratello Andrea
La notizia, annunciata ufficialmente da Buckingham Palace, ha l’effetto di una messa al bando. Re Carlo ha avviato il processo formale per revocare tutti i titoli reali del fratello, dopo che Andrea aveva già rinunciato a quello di duca di York.
La procedura, secondo quanto riferito, passerà attraverso il vicepremier David Lammy, in qualità di Lord Cancelliere. Da oggi, dunque, l’ex principe sarà noto semplicemente come Andrew Mountbatten Windsor.

Nel comunicato diffuso dal Palazzo si legge che la decisione è stata presa “nonostante egli continui a negare le accuse a suo carico”. Si tratta di un riferimento diretto ai casi legati ai rapporti con Jeffrey Epstein, il faccendiere americano condannato per reati sessuali, e alle accuse di abusi sollevate da Virginia Giuffre, che aveva a suo tempo accettato una transazione extragiudiziale per evitare un processo civile. “Queste misure – prosegue la nota – sono ritenute necessarie per tutelare l’integrità della monarchia“.
Lo sfratto da Royal Lodge e l’isolamento del principe decaduto
Oltre alla perdita dei titoli, Andrea dovrà lasciare Royal Lodge, la residenza condivisa da anni con l’ex moglie Sarah Ferguson. Buckingham Palace ha confermato che si trasferirà in “un alloggio privato alternativo”, probabilmente all’interno della tenuta reale di Sandringham, nel Norfolk. Una destinazione che segna il suo allontanamento definitivo dalla vita pubblica e dai riflettori della corte.
Fonti vicine alla famiglia reale parlano di una “decisione dolorosa ma inevitabile“, dovuta all’imbarazzo crescente causato dalla presenza di Andrea a eventi ufficiali. Re Carlo e la regina Camilla, nel comunicato, hanno espresso la loro “massima solidarietà alle vittime e ai sopravvissuti di ogni forma di abuso” ribadendo così la distanza morale e simbolica dalla condotta del fratello.