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Chi lo usa spesso ha qualcosa da nascondere: perché si dice “avere la coda di paglia”

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Perché si dice “avere la coda di paglia”: un modo di dire con origini antiche che svela insicurezze e sensi di colpa nascosti.

Vi è mai capitato di utilizzare l’espressione “avere la coda di paglia“? Si tratta di una frase idiomatica comunemente utilizzata per descrivere una persona che, consapevole di essere in torto, reagisce in modo eccessivo o sospettoso a commenti altrui, temendo di essere smascherata. Proprio come “mettere i punti sulle i“, anche questa espressione ha un’origine antica e curiosa.

  • Origine: dal latino
  • Quando si usa: per descrivere qualcuno che agisce in modo sospetto per timore di essere smascherato

Avere la coda di paglia: l’origine dell’espressione

Come detto, questa curiosa espressione ha origini piuttosto antiche. Prende infatti spunto da una favola di Esopo che racconta la storia di una volpe la cui coda venne mozzata da una tagliola. Poiché la sfortunata bestiola si vergognava di andare in giro con quel vistoso difetto, gli altri animali suoi amici le fabbricarono una coda di paglia proprio identica all’originale.

volpe

La volpe chiese a tutti di mantenere il segreto, ma un gallo sbadato lo rivelò per errore ai contadini. Una volta scoperto il punto debole dell’animale, questi iniziarono ad accendere dei fuochi vicino ai pollai per impedirgli di rubare i loro polli. Consapevole che la paglia prende fuoco facilmente, e temendo quindi di bruciarsi, la volpe non si avvicinò più.

Esiste però anche una seconda teoria sull’origine di questo modo di dire. Secondo alcune fonti potrebbe risalire al Medioevo e all’usanza di umiliare pubblicamente i condannati attaccandogli ai pantaloni una coda di paglia, facendoli poi sfilare per le città. Chi assisteva alla processione poteva dargli fuoco come forma di punizione.

L’uso moderno del detto

Nel linguaggio contemporaneo, “avere la coda di paglia” descrive chi, avendo la coscienza sporca o temendo giudizi, reagisce in modo sproporzionato a commenti innocui. È un’espressione che evidenzia come sensi di colpa o insicurezze possano influenzare le reazioni emotive, portando a interpretare osservazioni neutre come attacchi personali.

Si tratta di un modo di dire che, attraverso un’immagine vivida, ci invita a riflettere sulle nostre insicurezze e su come queste possano influenzare il nostro comportamento e le nostre relazioni.

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ultimo aggiornamento: 16 Luglio 2025 10:25

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