Al via il processo a Chiara Ferragni per truffa aggravata per la vicenda del Pandoro Pink Christmas e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi.
Al netto della ripartenza con una nuova avventura professionale, non senza qualche prima polemica, Chiara Ferragni deve per forza di cosa dare uno sguardo anche al passato. Al via, infatti, in queste ore, il processo che la vede coinvolta per truffa aggravata. L’imprenditrice digitale non sarebbe stata in aula alla prima udienza dove, invece, era presente tale signora Adriana che avrebbe mosso una richiesta.
Chiara Ferragni: al via il processo per truffa
È iniziato martedì 23 settembre, il processo a carico di Chiara Ferragni, accusata di truffa aggravata insieme ad altre due persone per la vicenda del Pandoro Pink Christmas e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi. L’imprenditrice digitale, come riportato dai principali organi di stampa, non era presente in aula dove, invece, si sono ritrovate altri individui.

Nello specifico, tra i presenti all’udienza pre dibattimento, si è presentata una donna di 70 anni, Adriana di Avellino, che aveva acquistato il pandoro pensando di sostenere una causa benefica. La donna, da quanto si apprende, avrebbe esplicitato, tramite il proprio legale, anche una richiesta di risarcimento danni.
La richiesta della signora
Stando a quanto si apprende, la signora, rappresentata dall’avvocato Giulia Cenciarelli, ha mossa una richiesta di risarcimento verso la Ferragni per la questione legata ai pandori. Pare che la donna abbia indicato un danno di circa 500 euro. Tuttavia, sembra probabile che accetti un accordo economico fuori dal processo senza diventare parte civile. “Era convinta di contribuire a una raccolta fondi e solo ad aprile ha scoperto che la beneficenza non era andata a buon fine“, ha fatto sapere l’avvocato della donna. Adesso il prossimo appuntamento è previsto per il 4 novembre quando il giudice deciderà sull’ammissione delle parti civili, tra cui due associazioni dei consumatori.