Nel nuovo numero di Grazia, Annalisa si racconta senza filtri: dal difficile rapporto con il proprio corpo al rapporto con i suoi amici dopo il successo.
Nel nuovo numero di “Grazia”, diretto da Silvia Grilli, Annalisa si mette a nudo in un’intervista esclusiva che accompagna la sua presenza sulla copertina della rivista. Con il successo dell’album Ma io sono fuoco, che sta scalando le classifiche italiane, la cantautrice non parla solo di musica, ma anche del suo percorso umano. In passato ha risposto alle critiche degli haters, ora racconta quanto è stato difficile per lei accettarsi.

Annalisa e gli amici dell’infanzia
In un mondo dove il successo può spesso isolare, Annalisa sottolinea l’importanza del legame con le persone che l’hanno conosciuta prima della fama. Chi sono i suoi amici? “Gli stessi della mia infanzia, mi tengono salda e radicata“, dice. Per lei, il confronto con loro è fondamentale: “Confrontarmi con loro mi ribadisce le cose più importanti“.
Tuttavia, non tutto è rimasto immutato. Ammette che alcune persone si sono allontanate dopo il suo successo. “A volte mi ha fatto male vedere che alcuni amici non mi cercavano più e si erano allontanati. Forse hanno avuto paura di condividere con me le loro vite perché il mio è un mondo che spaventa“.
“Facevo fatica a piacermi”
Nell’intervista a “Grazia”, Annalisa non nasconde le difficoltà vissute negli anni della giovinezza. Ripensando a quel periodo, confessa: “Da ragazza ero quella che si vestiva con i pantaloni larghi, ‘scasciata’. Mi proteggevo dicendo a me stessa che della femminilità non avevo bisogno“. In realtà , dietro quella scelta c’era una fatica più profonda: “La verità è che facevo fatica a piacermi“.
Con il tempo, però, qualcosa è cambiato. Non solo la consapevolezza del proprio corpo, ma anche il riconoscimento dei propri limiti e punti di forza. “Ho capito i miei punti di forza e quelli che ancora mi bloccano“, afferma.
Sul palco, oggi, la cantante si mostra per quella che è, senza paura di esprimere la propria sensualità e senza più nascondersi dietro abiti larghi o maschere emotive.