Percorsi gastronomici in un antico borgo astigiano

Visitare Mombaldone vi porterà in provincia di Asti, in un piccolissimo comune piemontese. Sorto quasi ai confini della Liguria, è l’unico borgo dell’agro astigiano a conservare ancora le proprie mura.

Storia di uno dei borghi più belli d’Italia

La fondazione di Mombaldone risale ad epoca romana, ma solo nel pieno Medioevo il paese si guadagnò un maggiore prestigio. Nel 1200 Mombaldone era governato dalla famiglia Del Carretto, che ne curò proficuamente lo sviluppo. Tra il finire del secolo e l’inizio del Trecento infatti il borgo si ingrandisce e migliora le proprie strutture di difesa. In qualità di Vicario Imperiale del Sacro Romano Impero il capostipite della famiglia, Ottone del Carretto, ebbe la possibilità di conferire lauree in teologia, medicina e filosofia, oltre al privilegio di battere moneta propria. Dal 1382 il paese passa sotto il controllo della famiglia Savoia e transita senza particolari scossoni storici fino all’Unità d’Italia. Sul finire del 1700 l’allevamento dei bachi da seta assicurò un certo benessere alla popolazione che si dedicava a questa attività. Attualmente l’attività più tipica del borgo è l’allevamento delle capre che, grazie ai pascoli ricchi di erbe aromatiche, producono il latte da cui si ottiene la Robiola Dop di Roccaverano . Si può gustare la robiola di Roccaverano nei tipici ristoranti del borgo, che la servono soprattutto con miele e mostarda.

Visitare Mombaldone, uno dei borghi più belli di’Italia

La porta urbana di Mombaldone costituisce, con il suo arco gotico, l’accesso all’unica via principale della città, lungo la quale si allineano edifici medievali, case rinascimentali e altre architetture rimaneggiate nel 1600. Alcuni portali di pietra arenaria ancora conservano lo stemma araldico della famiglia Del Carretto.
La chiesa di San Nicolao risale alla fine del 1700. Presenta una pianta esagonale e conserva diversi affreschi secenteschi tra cui la Madonna circondata dai Misteri, la Madonna con San Rocco e San Sebastiano, opere dei pittori della famiglia Monesi.
Accanto alla chiesa sorge un oratorio del tardo 1700 attualmente sfruttato per mostre e convegni.
Un utile guida sui percorsi naturalistici e storici che possono essere esplorati nella zona è messa a disposizione dall’associazione “Borghi Sostenibili del Piemonte”.

Fonte immagine di copertina: Flickr

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ultimo aggiornamento: 1 Aprile 2021 19:18


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