In provincia di Treviso, il borgo che ospitò Eleonora Duse

Visitare Asolo vuol dire riattraversare d’un fiato la storia italiana, dall’epoca romana fino al fragile sogno della Repubblica di Salò.

Il nome e la storia

Il nome del borgo può essere fatto risalire a due diverse origini: da “asylum” ovvero “asilo, ricovero, luogo ameno” o da ak, una radice indoeuropea che indica i luoghi elevati.
Nella zona di Pagnano furono ritrovati resti risalenti al mesolitico, segno che la zona era già abitata in epoca antichissima.
In seguito, sotto la dominazione romana Asolo divenne un insediamento importante, dotato di un proprio acquedotto e un teatro e delle rinomate terme.
Altra dominazione degna di nota fu quella del tardo Duecento, ad opera del condottiero Ezzelino da Romano, che entrò di forza ad Asolo conquistandolo. Passando di mano in mano, dagli Scaligeri ai Carraresi, Asolo finisce sotto il controllo di Venezia. Nel quindicesimo secolo, proprio sotto il dominio della Serenissima diventa un ricco opificio e ospita la regina di Cipro, Armenia e Gerusalemme, Caterina Cornaro.
Alla dominazione veneziana seguono quella napoleonica e austriaca, infine l’annessione al Regno d’Italia.
Durante il Regime Fascista Asolo divenne “Grande Asolo” annettendo alcune provincie vicine e durante la fase della Repubblica di Salò ne fece parte.

Viitare Asolo sulle tracce di Eleonora Duse

Asolo ospitò in momenti diversi due donne molto potenti. Alla Regina Cornaro era intitolato il castello che svetta oggi con la sua torre Civica e la torre Reata e che oggi è ribattezzato Teatro Duse, in nome dell’attrice che scelse Asolo come residenza dei suoi ultimi anni, trascorsi lontano dalle scene teatrali. Alla sua tomba si può rendere omaggio nel cimitero in via Sant’Anna, sul colle degli Armeni. Nello stesso sito si può visitare la tomba di Freya Stark, coraggiosa esploratrice del ventesimo secolo che risedette ad Asolo nella villa che ancora oggi porta il suo nome.
La Loggia della Ragione è ancora oggi sede della vita amministrativa cittadina. La facciata del palazzo che da verso la piazza una volta recava i simboli dei vari podestà mentre oggi è arricchita soltanto da un affresco del Contarini.
Interessante da visitare è il Museo Civico in via Regina Cornaro, che espone cimeli preistorici assieme a una pinacoteca con quadri di Luca Giordano e a una sezione scultorea con statue del Canova. Ad Eleonora Duse è dedicata una sala in cui sono conservati abiti di scena, ritratti e copioni.

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ultimo aggiornamento: 7 Maggio 2021 8:44


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