Per la terza dose del vaccino non serve sottoporsi a un test sierologico: il dato relativo agli anticorpi può essere ingannevole.

Per scegliere se accettare o meno la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid non c’è bisogno di sottoporsi a un test sierologico. Ormai da qualche giorno le persone considerate ‘fragili’ e gli over 60 hanno iniziato a ottenere il richiamo del vaccino, quella famosa terza dose che ha diviso l’opinione pubblica. In molti in questi giorni si sono chiesti se possa essere di qualche utilità sottoporsi a un test sierologico per vedere quanto anticorpi si hanno già nel proprio corpo, per poter così eventualmente far slittare la terza dose. La risposta degli esperti? Un sierologico in questo caso non serve a nulla. Scopriamo insieme il motivo.

Test sierologico prima della terza dose: perché non serve

Come risaputo, il vaccino serve per sviluppare una risposta immunitaria che consenta al nostro corpo di riconoscere il virus e contrastarlo. Grazie all’iniezione del siero, il nostro organismo produce un maggior numero di cellule immunitarie. Queste ultime a loro volta creano anticorpi e altre molecole, col tempo però destinate a ridursi di numero. Un richiamo del vaccino serve dunque a indurre una nuova moltiplicazione di cellule immunitarie per poter avere più anticorpi, dando inizio a un processo che possa rendere il numero di cellule stabile nel tempo.

Iniezione vaccino
Iniezione vaccino

Il fatto che dunque nel tempo gli anticorpi presenti nel nostro corpo si riducano non è strano. Conoscere la loro quantità attraverso il test sierologico non riesce a dirci molto sull’effettiva protezione di cui disponiamo. Anche perché in questo momento non si è ancora arrivati a stabilire quale sia il livello minimo di anticorpi correlato a un livello di protezione sufficiente contro l’infezione da coronavirus. Non essendoci un parametro di riferimento, qualunque sia il risultato del nostro sierologico potremo non avere la certezza che la quantità di anticorpi possa essere sufficiente a proteggerti contro la malattia.

Terza dose del vaccino Covid: la campagna è già partita

Per tutti i motivi sopra elencati non è necessario sottoporsi a un test sierologico per scegliere se vaccinarsi con la terza dose o meno. Gli esperti consigliano di risparmiare tempo e denaro e di accettare il richiamo, anche perché i vaccini sono gratuiti e si sono dimostrati l’unica arma a nostra disposizione per potersi proteggere, nella gran parte dei casi, dall’infezione e dai sintomi più gravi della malattia. La campagna in Italia è iniziata nel mese di ottobre, e nei prossimi mesi la terza dose potrebbe essere allargata a una platea molto larga di popolazione.

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ultimo aggiornamento: 1 Dicembre 2021 9:40


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