Intervista a tuttotondo per Rita Pavone che ha svelato diversi aneddoti legati alla sua vita privata e professionale. Non mancano i colpi di scena.
In passato aveva raccontato chi fosse stato il suo unico uomo. Ora Rita Pavone, pronta a festeggiare l’arrivo degli 80 anni, si è raccontata in una bella intervista al Corriere della Sera nella quale ha avuto modo di soffermarsi su diversi aspetti della propria carriera ma anche relativi alla vita privata. Non è mancato qualche retroscena di quando era più piccina.
Rita Pavone: quando picchiò una bambina
Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera di cui vi riportiamo solo alcuni stralci, Rita Pavone ha raccontato un particolare episodio di quando era più piccola. Nello specifico di quando era alle elementari e si trovò a far fronte ad una sospensione. Il motivo? La “birbante” Rita, a causa di alcune offese, rispose con un bel pugno dato ad una bambina “Venni espulsa dalla classe per una settimana, perché avevo picchiato una compagna”.

“Mi prendeva in giro continuamente, diceva che ero bassa, che sarei rimasta una nana. Il bullismo esisteva già a quei tempi”, ha spiegato la Pavone. “Quella ragazzina oltretutto bruttina, essendo figlia di una persona importante, veniva a scuola con l’autista e portava spesso fiori alla maestra. Una mattina, durante la pausa della merenda, mi disse una frase cattivissima. Non ne potevo più: le piantai un pugno in mezzo agli occhi”.
Il personaggio di Gian Burrasca
Tra i tanti passaggi interessanti, anche quello relativo al Gian Burrasca di Lina Wertmuller che le cambiò la vita: “Grazie ai consigli di Lina ho imparato a fare il maschio, copiando i miei fratelli, inoltre non era tanto difficile per me assumere sembianze maschili: sono diventata signorina a 17 anni, non avevo seno, ero piatta! Sembravo talmente maschio che le mie fan credevano lo fossi davvero, erano tutte innamorate del mio Giannino Stoppani e, quando scoprivano che ero femmina, ci rimanevano male!”.