Perché si dice “avere un asso nella manica”: un’espressione che prende spunto da una pratica (scorretta) dei giocatori di poker.
Tra i modi di dire più particolari della lingua italiana – insieme a “fare il crumiro” e molti altri – c’è “avere un asso nella manica“. Questa singolare espressione, comunemente utilizzata per indicare il possesso di un vantaggio segreto da svelare solo al momento opportuno, prende spunto da una pratica scorretta diffusa nel mondo del poker. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla sua origine.
- Origine: dal mondo del poker e dei giochi di carte
- Quando si usa: per indicare il possesso di una risorsa nascosta il cui utilizzo, al momento giusto, potrebbe portarci un vantaggio
Avere un asso nella manica: l’origine dell’espressione
Come detto, l’origine dell’espressione “avere un asso nella manica” risale al mondo del poker. Questo modo di dire fa riferimento all’abitudine, diffusa in passato tra alcuni giocatori disonesti, di nascondere un asso nella manica della propria camicia per poi estrarlo al momento opportuno senza farsi notare.

In questo gioco infatti l’asso è la carta con il valore più alto e averne uno nella propria mano può essere determinante per aggiudicarsi il piatto. Ricorrendo a questo “trucchetto”, i bari riuscivano ad ottenere un notevole vantaggio sugli avversari e a vincere la partita. Sebbene la pratica fosse scorretta, l’immagine dell’asso nascosto è diventata una potente metafora per indicare una risorsa segreta da utilizzare strategicamente.
L’uso moderno del detto (che oggi ha un’accezione positiva)
In origine questo modo di dire aveva quindi una connotazione negativa legata all’idea di inganno e di truffa. Nel linguaggio contemporaneo, “avere un asso nella manica” si è invece trasformata in un’espressione positiva utilizzata per indicare astuzia e preparazione.
Questa locuzione viene utilizzata per descrivere situazioni in cui una persona possiede un vantaggio nascosto o una soluzione efficace da impiegare al momento giusto per risolvere un problema o superare un ostacolo.