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Perché si dice “fare il crumiro”: l’origine della parola che oggi usi in ufficio

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Perchè si dice “fare il crumiro”: un’espressione dall’accezione negativa e con un’origine molto particolare.

Se sul posto di lavoro qualcuno vi accusa di “fare il crumiro” di sicuro non vi sta facendo un complimento: questa singolare espressione si utilizza infatti per indicare una persona che non partecipa ad uno sciopero, andando contro l’azione collettiva dei lavoratori. Ma perchè si dice così? Proprio come “non fare il baluba“, anche questo modo di dire ha un’origine particolare che non c’entra nulla con il contesto in cui oggi viene utilizzato.

  • Origine: dal francese, ma il termine “crumiro” si è diffuso in Italia a fine ‘800
  • Quando si usa: nel contesto lavorativo, per riferirsi a qualcuno che non prende parte ad uno sciopero

Perchè si dice “fare il crumiro”: l’origine

Il termine “crumiro” ha iniziato a diffondersi nella lingua italiana a fine ‘800, durante un periodo di grandi fermenti sindacali. Questa parola iniziò ad essere utilizzata nel 1901 durante uno sciopero dei dipendenti delle ferrovie, quando alcuni operai decisero di non aderire alla protesta e continuarono a lavorare. Questi lavoratori furono chiamati “crumiri”, in senso dispregiativo, per indicare che avevano rotto l’unità della lotta sindacale. Ma da dove arriva questa parola?

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L’origine del termine risale all’epoca coloniale. i Crumiri (o Khumir) erano una tribù tunisina specializzata in contrabbandando e azioni piratesche che si rifiutava di sottomettersi al governo del Bey nelle questioni legate alla regolamentazione lavorativa, commerciale e fiscale.

I francesi approfittarono dell’insubordinazione crumira e dei disordini locali per invadere la Tunisia. In seguito, il termine iniziò ad essere utilizzato in Francia per indicare chi rompeva gli scioperi, e da lì arrivò in Italia. La parola si caricò così di un significato politico e sociale molto forte.

L’uso moderno del detto

Nel linguaggio moderno “fare il crumiro” è diventato sinonimo di disertare un’azione collettiva, rompendo l’unità del gruppo. In ambito sindacale, il crumiro è chi sceglie di lavorare durante uno sciopero, venendo spesso visto come una figura negativa perché indebolisce la forza della protesta. In senso più ampio, il termine si è esteso anche ad altri contesti in cui una persona agisce per proprio tornaconto, andando contro l’interesse comune.

Oggi l’espressione è ancora viva nel linguaggio quotidiano, soprattutto nei contesti legati al lavoro e alla politica, ma anche in situazioni informali, quando si vuole indicare qualcuno che “rompe i patti”. Un piccolo termine, insomma, che racchiude un grande significato sociale.

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ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2025 10:05

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