Massimo Boldi ricorda la rottura con Silvio Berlusconi dopo il passaggio in Rai per Fantastico: ecco il gesto dell’ex Premier.
Non solo il colpo di scena sul film mai uscito, Massimo Boldi è tornato a raccontarsi, riportando alla luce anche il duro scontro con Silvio Berlusconi scoppiato alla fine degli anni ’80, quando scelse di lasciare Mediaset per approdare in Rai. Una decisione che interruppe bruscamente la loro complicità e che ebbe ripercussioni pesanti.

Il rapporto tra Massimo Boldi e Silvio Berlusconi
Massimo Boldi ha ricordato con affetto come Silvio Berlusconi fosse un grande estimatore del suo stile comico e, in particolare, del suo uso del dialetto lissonese: “Io lo deliziavo perché parlavo in lissonese (dialetto di Lissone, ndr). Berlusconi si ricordava a memoria tutti gli sketch del mio primo personaggio di successo al Derby: Fidelio Cam, Centro arredamento moderno, il mobiliere ultramilionario brianzolo che diceva: ‘Lo so, lo so, non lo sapessi, ma lo so‘”. Ma il loro legame ha subito anche una rottura.
La “vendetta” dopo il passaggio in Rai
Nell’intervista rilasciata a Gente, Massimo Boldi ha svelato i dettagli di una lite con Silvio Berlusconi. Il motivo? Il suo passaggio dalla Fininvest alla Rai per partecipare a Fantastico, una delle trasmissioni del servizio pubblico. Una scelta che l’imprenditore e fondatore di Mediaset non prese affatto bene: “Prese male, e aveva ragione, il fatto che io passassi in Rai per fare Fantastico, mi massacrò fino a pignorarmi tutto“.
Eppure, dopo il gelo e lo scontro, arrivò un inatteso cambio di rotta. Anni dopo, l’ex Premier tornò sui suoi passi e fece un gesto clamoroso che segnò la riconciliazione: “Per fortuna si ricredette e un giorno mi disse: ‘Due miliardi e mezzo di lire te li regalo, l’altro (che gli doveva, ndr) invece me li ridai firmando con me un nuovo contratto e per ogni giorno passato in azienda ti conteggio dieci milioni di lire’. Fu la mia salvezza”.