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“Ecco quanto mi hanno dato ancora di vita”: Giovanni Allevi non vuole mollare

Giovanni Allevi

La lotta di Giovanni Allevi contro il mieloma e gli aggiornamenti dopo la 23esima infusione con annesse conseguenze.

Il maestro Giovanni Allevi è tornato a lavorare e suonare non senza parecchie problematiche dovute alla sua malattia e alle cure che sta portando avanti contro il mieloma. Al Corriere della Sera, l’artista ha raccontato come stia procedendo la sua battaglia ammettendo come i medici gli abbiano dato solamente pochi anni di vita.

Giovanni Allevi alla 23esima infusione: come sta

In una bella e interessante intervista al Corriere della Sera, Giovanni Allevi ha raccontato come stia procedendo la battaglia contro la terribile malattia, un mieloma, che gli è stata diagnosticata ormai tre anni fa. Il maestro, dopo un post sui social successivo alla sua 23esima infusione, ha aperto il proprio cuore svelando qualche dettaglio della sua lotta.

Giovanni Allevi
Giovanni Allevi – www.donnaglamour.it

“Sono a casa sul letto, sotto il piumone che guardo dalla finestra l’autunno che arriva, col sorriso stampato sotto l’effetto di quella infusione”, ha detto parlando al Corriere. “È un farmaco potente ed efficace per la cura delle ossa”. Allevi ha spiegato che non si tratti di un farmaco chemioterapico, ma “un’altra cosa. Mi fa stare male per 10 giorni, sbarellato direi, come se avessi la febbre e anche il dolore alle ossa aumenta. Ma l’effetto è quello di rinforzare il tessuto osseo”.

Cosa dicono i medici

L’artista ha sottolineato come, tutto sommato, riesca a sorridere alla vita grazie ad “una forza che ricevo anche dagli altri pazienti in quello che per me è un luogo sacro: la sala di accettazione all’Istituto dei tumori. Una stanza grandissima con tanti guerrieri. Ci aiutiamo, ci abbracciamo”. Questa energia positiva sembra andare contro ogni cosa, anche contro la statistica.

“Secondo le statistiche io ho davanti due anni ancora, ma prometto che festeggerò i 95 anni, perché non credo alle statistiche”, ha detto. “In questi 3 anni (dalla diagnosi ndr) mi sono chiesto cosa significhi vivere pienamente. Fare tutto il possibile nel poco tempo che mi è rimasto? No, significa vedere tutto e vivere tutto con uno sguardo diverso, focalizzare l’attenzione sul presente senza che sia inquinato da aspettative future e da ricordi del passato [..]”, ha aggiunto ancora Allevi al Corriere.

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ultimo aggiornamento: 28 Settembre 2025 11:51

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