Nuovi rivelazione sulla morte delle gemelle Kessler: rivelata la cifra pagata per il suicidio assistito e il nodo del testamento e dell’eredità. Ecco cosa è emerso.
La storia delle gemelle Kessler continua a far discutere, anche dopo la loro scomparsa. La decisione di Alice ed Ellen di lasciare insieme questo mondo, il dibattito che ne è seguito e le rivelazioni emerse nelle ultime ore stanno catturando l’attenzione del pubblico. Tra cifre incredibili legate alla loro decisione di sottoporsi al suicidio assistito, procedure rigorose, insieme al testamento e a un’eredità che cambierà il destino di diverse associazioni, il quadro che si delinea appare oggi più complesso di quanto si immaginasse. Ma quali sono i nuovi dettagli che stanno emergendo?
Il nodo dell’eredità e il cambio del testamento
Oltre alla loro scelta di fine vita, negli ultimi giorni è emerso un altro dettaglio: il nodo dell’eredità. Le due icone televisive, molto amate in Germania, avevano inizialmente espresso la volontà di lasciare tutto a Medici Senza Frontiere. Ma, come ricostruiscono oggi alcuni tabloid tedeschi, questa decisione è stata successivamente modificata.

Il testamento, infatti, è stato cambiato per distribuire il patrimonio – stimato come molto milionario – a più associazioni: Unicef, il Paul Klingen Kuenstleroscialwerk per gli artisti in difficoltà e la Fondazione tedesca per la protezione dei pazienti. Tra i beni figura anche la villa di Grünwald, una proprietà di pregio con oltre 900 metri quadrati di giardino e piscina nel quartiere più esclusivo di Monaco di Baviera. Anche il ricavato della vendita verrà destinato agli eredi indicati.
Gemelle Kessler: quanto hanno pagato per morire insieme
Secondo quanto riportato da TMZ, le gemelle Kessler avevano pianificato il suicidio assistito già da oltre un anno, affidandosi alla DGHS, una società tedesca specializzata. Il portavoce Wega Wetzel ha confermato che il costo totale per due persone si aggirava intorno ai 7.000 dollari, circa 6.000 euro, cifra che comprende “supporto medico, legale e tutte le pratiche necessarie”.
La DGHS ha però precisato che non si tratta mai di una decisione impulsiva: servono iscrizione, colloqui e verifiche approfondite, con un percorso che può durare mesi. Il 17 novembre, Alice ed Ellen hanno compiuto la loro scelta “con dignità”, come si erano prefissate. Prima di andarsene, hanno scritto una lettera all’amica Carolin Reiber, chiedendole di aprirla solo il 18.
La vicenda ha però suscitato anche critiche, come quella del giornalista cattolico Kai Weise sulla Bild: “Hanno scelto questa strada e non sta a me giudicare… ma una morte così non mi impone rispetto”.