Una pianta semplice e tenace

Come coltivare le barbe di frate in orto? L’importante è seminarla al sole diretto, in un terreno con PH quasi neutro.

Perché coltivare le barbe di frate: proprietà di una pianta quasi dimenticata

Le barbe di frate fanno parte di una tradizione culinaria estremamente semplice e povera, tipica del sud Italia e dell’intero bacino del Mediterraneo.
Ricca di fibra insolubile è un ottimo rimedio per la stitichezza grazie alle sue proprietà diuretiche e depurative. Va consumata dopo aver eliminato la parte rossa del fusto e quando la pianta è ancora molto giovane (non più di dieci o quindici giorni dal momento della semina) dal momento che in seguito il fusto diventa legnoso e la pianta intera non risulta più commestibile.
Possono essere consumate sia crude in insalata, condite con olio e limone, sia bollite e ripassate in padella per condire primi piatti o accompagnare i secondi.

Come coltivare le barbe di frate in orto?

La coltivazione delle barbe di frate (chiamate anche agretto, capelli del diavolo, o barba di Negus) è molto veloce e poco impegnativa.
Trattandosi essenzialmente di una pianta spontanea l’irrigazione della barba di frate non deve essere né abbondante né particolarmente costante, dal momento che, come tutte le piante succulente, la barba di frate accumula nelle foglie l’acqua di cui necessita.
Dovrà essere piantata tra la fine di Febbraio e la metà di Marzo in un terreno dal PH quasi neutro, concimato con letame maturo circa un mese prima della semina.
Acquistare i semi di agretto è molto semplice, sia on line sia nei negozi specializzati e andranno seminati fittamente, senza interrarli in profondità.
Al momento del raccolto i dovrà recidere i fusti della pianta con un coltello affilato ad un’altezza di tre o quattro centimetri dal livello del terreno. In questo modo si favorirà la ricrescita dei rami rendendo possibili nuovi raccolti in tempi molto brevi.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 3 Maggio 2021 9:03


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