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Bonus di 4.000 euro esentasse a tutti i dipendenti, raddoppiano i fringe benefit nel 2026: ecco le nuove soglie

Fringe benefits

Il Governo punta a rafforzare il welfare aziendale: raddoppiano le soglie dei fringe benefit, con bonus fino a 4.000 euro esentasse per i lavoratori dipendenti.

La Manovra 2026 contiene diverse novità, tra le quali vi è l’aumento dei fringe benefit, ovvero i compensi in beni e servizi che i datori di lavoro offrono ai dipendenti come parte del pacchetto retributivo. Secondo la bozza della Legge di Bilancio, le soglie di esenzione fiscale potrebbero raddoppiare, arrivando fino a 4.000 euro annui per chi ha figli a carico e 2.000 euro per tutti gli altri lavoratori. Scopriamo cosa cambia a partire dal prossimo anno.

Fringe benefit, cosa cambia con la Manovra 2026

La proposta di raddoppiare le soglie esenti nasce dal desiderio di consolidare un modello di impresa che valorizzi il benessere del personale, mettendo a disposizione benefici fiscali sia ai lavoratori, sia alle aziende.

Oggi, la legge prevede un limite di 1.000 euro per tutti i dipendenti e di 2.000 euro per chi ha figli fiscalmente a carico.

Con la nuova Manovra, le cifre salirebbero, rispettivamente, a 2.000 e 4.000 euro, permettendo di ampliare notevolmente la gamma di servizi coperti: dai buoni carburante e buoni spesa fino ai rimborsi per le utenze domestiche: sarebbero, infine, inclusi anche i contributi scolastici e/o ai servizi di assistenza familiare.

monete banconote soldi duecento euro
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Il lato positivo è che – per gli stessi fringe benefits – c’è una esenzione totale da IRPEF e contributi entro i limiti previsti. Tuttavia, se il valore complessivo dei benefit dovesse superare anche di un solo euro la soglia, l’intero importo sarebbe imponibile. Per questo, molte imprese adottano piattaforme digitali di gestione del welfare per tenere sotto controllo la distribuzione dei benefit ed ottimizzare la fiscalità interna.

Premi di produttività e welfarizzazione: le nuove opportunità

Oltre ai fringe benefit, la Manovra 2026 punta anche ad incentivare i premi di produttività e la loro conversione in welfare aziendale.

L’attuale imposta sostitutiva – agevolata del 5% sui premi per chi guadagna fino a 80.000 euro l’anno -potrebbe essere affiancata da nuove forme di “welfarizzazione“: se il lavoratore sceglie di trasformare il bonus in servizi o benefit, l’importo è esentasse.

Questa soluzione, sempre più diffusa, consente alle aziende di ridurre il costo del lavoro e ai dipendenti di ottenere un vantaggio netto maggiore, senza subire perdite sul piano prettamente fiscale.

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ultimo aggiornamento: 22 Ottobre 2025 10:43

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