Paola Iezzi denuncia le ingiustizie nell’industria musicale, tra disparità di trattamento tra cantanti uomini e donne: l’affondo ai colleghi.
Paola Iezzi non è solita mandarle a dire. Lo ha dimostrato anche di recente, in occasione di uno scontro epico con Achille Lauro a X Factor. Questa volta però, la cantante e giudice del talent si è voluta confrontare soprattutto con le disparità di trattamento tra artisti maschi e artiste femmine. L’icona pop nel corso di un incontro con i fan a Milano ha condiviso esperienze e riflessioni senza filtri, tra musica, carriera e critiche all’ambiente che circonda le artiste donne e ai suoi colleghi.
L’esperienza in Svezia e la disparità di genere
Durante l’incontro organizzato da Casa Metatron presso l’Ostello Bello Milano Duomo, Paola Iezzi ha raccontato i suoi esordi e il percorso musicale che l’ha portata fino ai giorni nostri, passando per collaborazioni e viaggi all’estero. “Ho registrato e lavorato anche in Svezia. Una cosa incredibile che mi è successa lì, è che di colpo, andavo negli studi di registrazione e mi dicevano: ‘Che bella voce che hai!’, che è una cosa che non avevo mai sentito dire nei miei confronti”, ha spiegato, come riporta Biccy.it.
Un’esperienza che ha evidenziato quanto le artiste femmine siano spesso giudicate con standard estremamente elevati in Italia, mentre per i colleghi uomini le aspettative siano decisamente più basse.

La stoccata senza filtri di Paola Iezzi
Paola Iezzi non ha risparmiato una frecciata diretta al sistema musicale nazionale: “In Italia, se non hai otto ottave di estensione e non canti come la Sirenetta non sei un cantante! Sì è vero ed è una roba strana, soprattutto se sei donna. Gli uomini possono anche fare i rutti… ‘lasciatemi sfogare’”. La cantante ha sottolineato come per le artiste non si giudichi solo la tecnica vocale, ma anche outfit, coreografie e presenza scenica, mentre i colleghi maschi vengono spesso applauditi anche solo per aver indossato vestiti puliti sul palco.
Dopo aver condiviso la sua esperienza e le difficoltà legate alle aspettative irrealistiche sulle donne, Iezzi ha anche cantato alcuni dei suoi singoli, tra cui Club Astronave, un brano dance pop uscito esattamente un anno fa, dimostrando ancora una volta la sua capacità di unire talento e personalità, senza cedere alle ingiustizie di un’industria spesso ancora troppo maschilista.