Colpito dal fuoco di un cecchino durante la guerra in Siria: la testimonianza di Omer Elomari al Grande Fratello.
Mentre un altro concorrente ha dovuto abbandonare la casa, al Grande Fratello c’è chi ha trovato il coraggio di condividere una pagina dolorosa della propria vita: è il caso di Omer Elomari. Un volto dell’edizione attuale, che ha raccontato agli altri inquilini episodi drammatici vissuti in Siria, dove è cresciuto prima di arrivare in Italia.

Grande Fratello, Omer Elomari e il dramma della guerra
Nel corso del suo racconto all’interno della Casa, come riportato da Biccy, Omer Elomari ha descritto anche l’esplosione che ha distrutto la sua abitazione: “Ricordo anche molto bene il rumore della bomba che ha spazzato via casa mia. Quel suono e poi il silenzio, perché vieni sbalzato e ti fischiano gli orecchi. Sono stato sbalzato di circa dieci metri. In quei casi basta un minuto in più o in meno, un gesto diverso e non ci sei più. Se fossi rientrato prima a casa sarei esploso. Che poi non è solo questione di restare sepolti, ma spesso la cosa più pericolosa sono i detriti che volano e ti colpiscono“.
Nel video di presentazione al Grande Fratello, il 26enne ha ricordato anche il giorno in cui la sua vita è cambiata per sempre: “Sono dovuto crescere in fretta (…) Per fortuna è iniziata un’altra vita, un’altra storia nel paese splendido che è l’Italia. Adesso vivo in un piccolo paesino in Valtellina e faccio il consulente aziendale“.
“Un cecchino mi ha sparato”
Durante una conversazione con Matteo Azzali, ha ricordato un momento che ha segnato la sua vita: “Una volta mi sono fatto una doccia all’aperto, sì, mi sono lavato in un fiume, l’acqua era gelida, nevicava. Avevo bisogno di lavarmi, ma sapevo che era un rischio grosso, infatti ho trovato un cecchino e mi ha sparato mentre ero lì nel fiume. Non mi ha colpito per fortuna“.
Il bisogno di lavarsi era diventato una sfida quotidiana: “Ricordo quel giorno, dovevo proprio lavarmi, eravamo da giorni sotto i bombardamenti e non c’era acqua, l’unica soluzione era lavarmi nel fiume. Sono uscito di casa, vicino a dove abitavo c’era questo fiume, mi sono buttato dentro e lì subito sono arrivati gli spari.Ho visto che mi stava puntando contro il fucile, appena ho schivato gli spari sono fuggito via. Ricordo ancora la paura e il freddo, l’acqua, la neve“.