Il giovane artista, tra teatro e musica, Leo Gassmann ha parlato della sua famiglia svelando qualche interessante retroscena.
Da una parte Alessandro Gassmann che di recente ha fatto parlare per un affondo su Fedez. Dall’altra suo figlio, Leo, che è pronto al debutto a teatro. Il giovane artista, a Il Messaggero, ha avuto modo di svelare diversi aspetti inediti della sua carriera ma anche della sua famiglia compresa la scelta del padre di rimettere la doppia ‘n’ nel cognome.
Leo Gassmann: il debutto a teatro
Il giovane Leo Gassmann è pronto al debutto a teatro con sua madre, Sabrina Knaflitz, con la quale si presenta in scena con ‘Ubi Maior’. Un’esperienza decisamente speciale per lui che ha subito accettato l’idea avuta dalla mamma: “È venuta a mia madre. Una sera, a cena, mi dice: ‘e se facessimo uno spettacolo insieme?’. Mi è sembrata una bella idea, anche se un po’ mi terrorizzava […]”.

Ancora sullo spettacolo e sul fatto che i personaggi interpretati siano effettivamente una madre e suo figlio, Leo ha spiegato: “Il clima è disteso e professionale. Poi, per quanto la situazione sia estrema, molto teatrale, i nostri personaggi non sono caratterialmente così distanti da noi”.
Il motivo della doppia ‘n’ nel cognome
Tra i vari passaggi dell’intervista a Il Messaggero, di cui vi stiamo riportando solo alcuni stralci, Leo Gassmann ha anche spiegato come il cognome sia con la doppia ‘n’. Una scelta dettata da suo padre Alessandro: “a mamma di Vittorio, cioè la mia bisnonna, decise di togliere una delle due enne a causa delle leggi razziali. Mio padre Alessandro ha voluto reintrodurla perché va molto fiero delle sue origini ebraiche“, ha svelato il giovane artista.
Facendo poi riferimento al nonno Vittorio: “Aver avuto un nonno così importante permette di raccogliere così tanti ricordi di persone che l’hanno conosciuto, magari solo grazie ai suoi film. E poi, lo ritrovo tutti i giorni in mio padre”, ha spiegato ancora Leo che quando il mitico Vittorio Gassmann morì aveva solamente 2 anni.