Il Santo armeno che morì martire nonostante l’editto di Costantino

3 Febbraio: il Santo del Giorno è San Biagio. Medico di uomini e di belve, fu imprigionato e morì per le persecuzioni di Licinio.

Un vescovo molto amato

San Biagio nacque e visse in Armenia durante il III secolo dopo Cristo. Nacque per la precisione a Sebaste e a questa città è invariabilmente associato il suo nome.
Cristiano estremamente devoto e caritatevole, aveva intenzione di dedicare la sua vita all’adorazione di Cristo immaginando di farsi monaco appena possibile. Non volle così la sorte: quando il vescovo di Sebaste morì infatti Biagio fu acclamato vescovo dalla popolazione, vedendosi costretto a rinunciare al suo sogno di una vita appartata ed ascetica per assumersi l’onere di governare i fedeli dell’intera città.
In quel periodo imperversarono in Armenia le persecuzioni ai danni dei Cristiani, ordinate dall’imperatore Licinio, cognato e avversario politico di Costantino I.
A causa delle persecuzioni furono bruciate chiese e catturati molti cristiani, destinati alla prigionia e alla tortura.
Al fine di non farsi catturare, Biagio di rifugiò in una grotta isolata, sulla cima del monte Argias. Da lì continuava ad ottemperare ai propri doveri di Vescovo facendo giungere ai sacerdoti messaggi segreti con i quali teneva alto il loro spirito in quel difficile momento.
Secondo la leggenda il rifugio di Biagio venne scoperto da un drappello di soldati romani che erano stati inviati a perlustrare le montagne armene con il compito di catturare belve feroci da usare nei giochi. Seguendo le orme delle belve che si recavano alla grotta di Biagio per farsi guarire dal santo, i soldati riconobbero il Vescovo e lo condussero in catene in città.
Qui Biagio venne condotto davanti al Giudice, che gli ordinò di rinnegare il suo Dio e di compiere sacrifici in onore degli dei pagani. Biagio si rifiutò e argomentò la sua scelta dimostrando come la fede cristiana fosse l’unica razionalmente accettabile. Offeso dalle parole del Sante, il giudice ordinò che Biagio fosse scarnificato con dei pettini da lana, quindi appeso ad un albero. Condotto di nuovo davanti al giudice, per la seconda volta Biagio rifiutò di abiurare, quindi fu condannato ad essere gettato in un lago. Biagio non annegò, come si sperava, ma camminò sulle acque attraversando placidamente il lago fino all’altra sponda. Qui fu catturato e decapitato, probabilmente proprio nell’anno in cui l’Editto di Costantino aveva assicurato a tutti i Cristiani la libertà di culto.

3 Febbraio: il Santo del Giorno è San Biagio

Per le sue conoscenze mediche San Biagio viene invocato da coloro che soffrono di qualche malanno e in particolare per chi ha problemi legati alla gola. Secondo la tradizione infatti una madre condusse di fronte a San Biagio suo figlio, con una spina conficcata in gola: il santo lo liberò immediatamente.
San Biagio è uno dei santi più venerati d’Italia, con un gran numero di chiese che vantano la custodia di reliquie ossee a lui appartenute, molte delle quali in Campania.

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ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2021 9:25


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