Vittorio Sgarbi parla del matrimonio con Sabrina Colle e del significato della loro unione, con una frase che sembra indirizzata alla figlia Evelina: cosa ha detto.
Dopo essere apparso a Cinque Minuti di Bruno Vespa, segnando il suo ritorno televisivo dopo più di un anno, Vittorio Sgarbi ha scelto di raccontarsi ancora, questa volta ai microfoni di Vita in Diretta. Il critico d’arte, visibilmente provato, ha parlato apertamente della tempesta che sta attraversando e della presenza che, più di tutte, rappresenta per lui stabilità e armonia in questo periodo delicato: Sabrina Colle, sua compagna da quasi tre decenni. Nelle sue parole, però, c’è anche una decisione che riguarda la sua vita privata e che arriva a sorpresa.
Vittorio Sgarbi sposa Sabrina Colle
Vittorio Sgarbi vuole sposare Sabrina Colle. È questo il punto centrale che il critico d’arte ribadisce anche nell’intervista rilasciata a Vita in Diretta, nella puntata di ieri. “C’è ancora questa volontà perché essa restituisce armonia e una condizione di serenità a un momento tempestoso della vita” ha dichiarato, spiegando perché la scelta di sposare la sua compagna sia oggi più forte che mai.

Per Sgarbi, il matrimonio assume un valore simbolico profondo: “Il matrimonio ha un valore simbolicamente molto importante, perché è ciò che è stabile rispetto a ciò che è transitorio, ciò che è sicuro rispetto a ciò che è pericoloso”. E alla domanda se Sabrina fosse davvero il suo punto fermo, Sgarbi ha risposto senza esitazione: “Certamente”.
Il motivo dietro la scelta
Ma perché proprio adesso, dopo tanti anni insieme, Vittorio Sgarbi ha sentito la necessità di compiere questo passo? Una curiosità condivisa anche dalla figlia Evelina, con la quale il rapporto è segnato da una dolorosa vicenda giudiziaria.
La sua risposta è stata netta, carica di sottintesi e di un messaggio che va oltre la semplice sfera sentimentale: “C’è da mostrare la capacità di capire quello che alcune persone sono in grado di fare e ciò che sono in grado di essere, rispetto a ciò che alcune non sono in grado né di fare né di essere”. Parole che sembrano riflettere non solo la volontà di consolidare un legame, ma anche la necessità di ribadire pubblicamente la propria autonomia di scelta, in un momento in cui la sua lucidità viene messa in discussione.