Thiago Elar è morto a 27 anni. Il tiktoker, ricoverato da tempo, parlava apertamente dei suoi disturbi alimentari su TikTok.
La notizia della morte di Thiago Elar, giovane tiktoker di 27 anni, ha colpito profondamente il web. Thiago, ragazzo transgender originario di Bergamo e residente a Osio Sotto, era conosciuto per la sua attività sui social, dove raccontava con coraggio la propria esperienza con i disturbi del comportamento alimentare, la depressione, il difficile rapporto con la famiglia e la permanenza in una struttura psichiatrica.
Una morte che colpisce profondamente il mondo dei social
Con oltre 150mila follower e 2,7 milioni di “mi piace”, Thiago Elar usava TikTok come un diario aperto.
@thiagoelar ♬ suono originale – thiagoelar
Nei suoi ultimi video, parlava apertamente della sua identità di genere e delle difficoltà incontrate nel farsi accettare, non solo nella società, ma anche all’interno del sistema sanitario.
“Non siete simpatici a chiamarmi con il nome femminile. Ho sempre detto che sono un ragazzo transgender” diceva in uno degli ultimi filmati. In un altro video, lasciava intendere un imminente cambiamento nella sua vita: “Mi porterà alla fine dei miei giorni probabilmente” parole che oggi assumono un significato inquietante e malinconico.
La notizia della sua scomparsa, avvenuta il 21 luglio per cause naturali, ha lasciato sgomento il suo pubblico, che lo seguiva con affetto e partecipazione. I funerali si terranno nella giornata di domani, mercoledì 23 luglio nella chiesa di Osio Sotto.
Una scomparsa che lascia il segno
La morte di Thiago Elar riaccende l’attenzione su una tematica ancora troppo sottovalutata: i disturbi alimentari nei ragazzi, spesso trascurati o mal diagnosticati.
Come ricordano alcuni utenti nei commenti ai suoi video: “Purtroppo il mondo dei disturbi alimentari è ancora molto sottovalutato. Ciao Thiago, che la Terra ti sia lieve“.
Thiago Elar ha lasciato un vuoto profondo, ma anche una testimonianza importante. Il suo coraggio nell’esporsi, la sua vulnerabilità condivisa senza filtri, hanno dato voce a tante persone che vivono nel silenzio e nella solitudine.
