Ecco come sostituire la farina di Manitoba, la cui caratteristica principale è l’alto contenuto di glutine. Quali sono le alternative migliori?

La farina di Manitoba è un particolare tipo di farina che deve il suo nome a una particolare regione dei Canada, la Manitoba appunto, caratterizzata da un clima freddo. Si tratta di farina di grano tenero, come la comunissima 00. Ma cosa ha di speciale? Capita di vederla al supermercato vicino ad altri tipi di farina, con un costo lievemente maggiore. Questo perché ha un alto contenuto di glutine e contiene quindi un alta dose di proteine. Ecco come usarla e come fare a sostituirla!

Farina di Manitoba e glutine: come e quando usarla

La farina di Manitoba viene utilizzata per esempio nel processo di panificazione e durante la preparazione di dolci. Serve in particolare se l’impasto necessita di lunghi periodi di lievitazione (ad esempio prodotti come il pandoro, il panettone e le colombe pasquali).

Tipi di farina
Tipi di farina

Gli impasti che ne vengono fuori sono molto elastici: in grado quindi di contenere al proprio interno tutti i gas sviluppati dai lieviti e dall’acqua dell’impasto durante la sua evaporazione in forno. I lieviti preparati con la farina di Manitoba, in sostanza, sono molto elastici e di ottima qualità.

Farina di Manitoba: come sostituirla?

L’unica grande controindicazione della farina di Manitoba riguarda il suo consumo dai parte di chi soffre di celiachia: il suo altissimo contenuto di glutine la rende immangiabile dai celiaci. Sostituirla è possibile, a patto di utilizzare farine che siano in grado di garantire almeno in parte l’elasticità dell’impasto. Ecco quali sono queste alternative:

La farina di Mais. Utilizzata per la preparazione della tradizionale polenta, questa anche usata per la preparazione di prodotti da forno a media lievitazione, come speciali formati di pane. Questa può essere un’alternativa se non si possiede la farina di Manitoba.

La farina di Grano Saraceno. Questa trae spesso in inganno a causa del nome, ma è completamente priva di glutine perché non è ricavata dal grano o da qualsiasi altro cereale, ma da una pianta simile al rabarbaro. Ha un gusto deciso e quasi amarognolo. Si utilizza tradizionalmente per la preparazione di pasta fresca e pane, nonché per i pizzoccheri della valtellina. Può essere adoperata anche in dolci a media lievitazione se il suo gusto rustico si sposa bene con gli altri ingredienti. Anche questa farina può essere un’ottima alternativa alla Manitoba, sebbene sia senza glutine.

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ultimo aggiornamento: 4 Settembre 2020 8:44


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