Cosa si conosce dell’utero retroverso: esistono delle posizioni migliori per la gravidanza?

La retroversione dell’utero è una caratteristica anatomica che preoccupa molto le donne, e che fa sorgere diverse paure, come per esempio l’aumento di infertilità o l’impossibilità di condurre una gravidanza senza problemi. Spesso non si ha ben chiaro cosa sia l’utero retroverso, generando ansia e confusione. E’ necessario chiarire che non si tratta di una patologia, ma di una posizione diversa dell’utero, in cui il corpo dell’utero è rivolto verso la parte posteriore invece che in avanti e quindi si appoggia sugli organi posteriori, cioè sul colon, retto e tratto finale dell’intestino. Esso può essere una caratteristica congenita, oppure una conseguenza di parti, aborti o infiammazioni.
In passato era diffusa la convinzione che la retroversione dell’utero indicasse problemi di fertilità, ma ora si conosce maggiormente questa caratteristica anatomica e in seguito a studi e a ricerche approfondite si è disconfermata questa credenza. Il sintomo più lamentato è il dolore durante i rapporti sessuali e il dolore mestruale, ma la retroversione dell’utero, ed è importante sottolinearlo, non provoca compromissioni sulla fertilità della donna, quindi non esistono posizioni giuste o più efficaci che facilitano il concepimento, inoltre non provoca problemi nemmeno durante la gravidanza.
E’ quindi sbagliato creare allarmismi, ma fondamentale conoscere questa condizione, i sintomi e i metodi per alleviarli, in modo da essere più preparate e consapevoli. Per questo motivo è caldamente consigliato affidarsi a un ginecologo specialista, che vi aiuterà a convivere al meglio con questa caratteristica.

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ultimo aggiornamento: 15 Settembre 2020 9:57


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