Il BBFC ha deciso di vietare ai minori il film di Mary Poppins. Il motivo? “Contiene un linguaggio discriminatorio”.

Cosa c’è di discriminatorio nel film Mary Poppins? Secondo il BBFC c’è un termine, ripetuto ben due volte, che i bambini non devono assolutamente inserire nel proprio vocabolario. Piuttosto che affidarsi alle capacità esplicative/educative dei genitori, il Board britannico ha preferito vietare la pellicola ai minori di 12 anni.

Mary Poppins, il film vietato ai minori: la decisione del BBFC

Il British Board of Film Classification (BBFC) ha vietato ai minori il film Mary Poppins del 1964 di Robert Stevenson. Stiamo parlando di una pellicola storica, prodotta dalla Disney, e dedicata soprattutto ad una platea di bambini. Perché, allora, prendere una decisione di questo tipo? A detta degli addetti ai lavori del Board britannico, “contiene un linguaggio discriminatorio“.

Con un comunicato ufficiale, il BBFC ha fatto sapere: “Dalle nostre ricerche sul razzismo e sulla discriminazione comprendiamo che una preoccupazione fondamentale per i genitori è la possibilità di esporre i bambini a un linguaggio o a un comportamento discriminatorio che potrebbero trovare angosciante o ripetere senza rendersi conto del potenziale reato“.

Ma qual è la parola incriminata? Secondo il Board britannico si tratta del termine “ottentotti“, usato nel film per indicare gli spazzacamini con il volto sporco di fuliggine. Nella pellicola, è l’ammiraglio Boom, interpretato da Reginald Owen, a pronunciare per due volte un vocabolo che, storicamente, veniva usato in termine dispregiativo dagli europei bianchi colonialisti per riferirsi al popolo Khoikhoi in Sud Africa.

Ecco il video di una delle scene incriminate:

Mary Poppins: ecco perché la censura è assurda?

Il fatto che il BBFC abbia deciso di vietare ai minori il film Mary Poppins è assurdo, specialmente perché siamo nel 2024 e i bambini vengono allevati a pane e social. Tralasciando ciò, c’è un altro dettaglio sconcertante che non possiamo fare a meno di sottolineare. La pellicola di Robert Stevenson è ambientata nei primi anni del Novecento e l’ammiraglio Boom impersona il classico anglosassone conservatore e colonialista di quel periodo.

Come se non bastasse, l’ammiraglio pronuncia la parola “ottentotti” con tono fintamente autoritario, prima per chiedere a Michael se si sta imbarcando in un’avventura per “sconfiggere gli ottentotti“, poi quando vede gli spazzacamini con il volto sporco di fuliggine. In quest’ultima circostanza, esclama: “Siamo attaccati dagli Ottentotti“. Perché, quindi, prendere una decisione simile? In attesa di scoprire i controsensi della nostra epoca – dove ci si indigna per un vocabolo storico ma non per i bambini che muoiono ogni giorno a causa delle guerre – i minori della Gran Bretagna che vorranno gustarsi Mary Poppins dovranno farlo in compagnia dei genitori. La pellicola, infatti, è passata dal bollino verde a quello arancione PG, ossia parental guidance.

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ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2024 21:09


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