Il bonus bollette rappresenta uno strumento di risparmio per le famiglie italiane? Come incide, nei fatti, sulle fatture di luce e gas.
Il bonus bollette – a partire dal suo lancio – è stato concepito come uno strumento volto ad alleggerire le spese domestiche, anche se alcuni si sono chiesti se, effettivamente, mediante questa misura, le famiglie hanno potuto riscontrare dei benefici effettivi in fattura. Scopriamo, dunque, i numeri del risparmio legati a questo bonus.
Bonus bollette, in cosa consiste e chi può beneficiarne
Il bonus bollette è rivolto alle famiglie a basso reddito e alle categorie considerate più deboli, dal punto di vista economico.
Nei fatti, i beneficiari ottengono uno sconto automatico applicato direttamente in fattura dalle società fornitrici di energia elettrica e gas naturale. Possono ottenerlo, dunque, i nuclei con ISEE fino a 12.000 euro, soglia che sale a 20.000 per le famiglie numerose.

Un’attenzione particolare è riservata a chi, per motivi di salute, deve utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita, per i quali è prevista una quota aggiuntiva, rispetto a quella standard, visto che tali apparecchiature incidono di più sul costo finale della fattura dell’energia elettrica.
Quanto si risparmia con questa misura
Ma quanto si risparmia a conti fatti, se si percepisce il bonus bollette? Le cifre fanno riferimento, nei fatti, ad un vantaggio medio compreso tra 150 e 250 euro all’anno per una famiglia tipo, anche se vi sono delle differenze legate al luogo di residenza, al contratto energetico e alla stagionalità dei consumi.
Per l’elettricità , una fornitura domestica di circa 2.700 kWh annui può generare uno sconto tra i 120 e i 150 euro. Sul gas, invece, il bonus si aggira intorno ai 100 euro, variabile in base al prezzo del metano e alla rigidità degli inverni.
Il contributo, dunque, non azzera l’effetto degli aumenti dell’ultimo periodo, ma aiuta sicuramente chi è in maggiore difficoltà . Le bollette continuano a risentire, infatti, di fattori globali, dalle tensioni geopolitiche all’andamento della domanda internazionale, passando, poi, per la transizione energetica in corso.
Il Governo sta valutando di affiancare alla misura incentivi per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, nonché per sistemi di accumulo domestico, in modo da spingere l’utenza verso una maggiore autonomia energetica, riducendo – a lungo termine – la dipendenza dalle oscillazioni di mercato.