Nella società odierna, non solo gli adulti utilizzano la smartphone ma anche i bambini, sui quali tali dispositivi hanno effetti negativi.
Gli smartphone sono entrati a far parte anche della quotidianità dei bambini, anche al di sotto dei 10 anni. Secondo una ricerca condotta da Sapien Labs su oltre 100.000 giovani adulti, tale precocità potrebbe avere conseguenze profondamente deleterie sul piano psichico e relazionale dei più piccoli. Scopriamo, dunque, i risultati di tale studio.
Come agiscono gli smartphone nella vita quotidiana dei più piccoli
L’indagine ha fatto emergere un dato molto importante riguardo l’uso del cellulare in età infantile. Chi entra in contatto con uno smartphone prima dei 13 anni, e ancor più chi lo riceve sotto i 10, mostra una maggiore incidenza di disturbi legati alla salute mentale una volta raggiunta l’età adulta.
Tra i segnali più allarmanti emergono, infatti, un incremento dei pensieri suicidi, episodi di aggressività , nonché allucinazioni, difficoltà relazionali e una netta diminuzione dell’autostima. L’impatto negativo è ancora più marcato tra le ragazze, per le quali l’utilizzo precoce del dispositivo è associato ad un aumento del 20% nei pensieri autolesionisti.

Le piattaforme social, alle quali i bambini accedono sempre più spesso tramite i propri dispositivi, fanno parte di questo processo di deterioramento del benessere mentale.
Nei paesi anglofoni, dove la tecnologia è molto utilizzata anche tra i più giovani, l’effetto negativo riconducibile all’uso precoce dei social media raggiunge il 70%. Il tempo trascorso online, l’esposizione a contenuti inappropriati, il cyberbullismo e la continua comparazione sociale alimentano un clima psicologico dannoso e destabilizzante.
Le conseguenze dell’utilizzo della tecnologia e i passi da compiere
La dottoressa Tara Thiagarajan, a capo del progetto di ricerca, sottolinea come l’accesso precoce alla tecnologia digitale interferisca con lo sviluppo neuropsicologico, attivando, nei fatti, meccanismi di dipendenza attentamente orchestrati dagli algoritmi delle piattaforme.
La mente in via di sviluppo, ancora priva degli strumenti critici necessari, risulta particolarmente vulnerabile, d’altronde, a questi stimoli. Il rischio, nel lungo periodo, è che le nuove generazioni crescano con una capacità di gestione emotiva molto ridotta, alla quale si affiancano poca empatia e difficoltà nell’instaurare relazioni vere.
Secondo gli studiosi, dunque, in tale scenario, è fondamentale introdurre una rigorosa educazione digitale nelle scuole, stabilire limiti all’uso dei social per i minori, nonché responsabilizzare le aziende tecnologiche, in modo da poter arginare le gravi conseguenze che l’esposizione precoce agli smartphone sembra generare nei membri più giovani della nostra società .