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Le scuole superiori migliori d’Italia secondo Eduscopio

Bambini a scuola davanti al computer

La nuova classifica di Eduscopio offre un quadro aggiornato su licei e istituti tecnici che preparano meglio al futuro.

La scelta della scuola superiore rappresenta uno dei passaggi più delicati per gli studenti che concludono il percorso della scuola media. Per questo la nuova edizione di Eduscopio, progetto della Fondazione Agnelli giunto al suo dodicesimo anno, è presentata come uno strumento utile per orientare famiglie e ragazzi. Il lavoro, coordinato da Martino Bernardi, ha preso in esame i percorsi di oltre un milione e trecentomila diplomati provenienti da più di ottomila scuole italiane, osservando i risultati degli ultimi tre anni scolastici.

La classifica di Eduscopio sulle migliori scuole superiori d’Italia

Dando uno sguardo ai dati raccolti emerge che il miglior istituto italiano, secondo gli indicatori elaborati da Eduscopio, risulta essere il liceo Giovanni Battista Ferrari di Este, in provincia di Padova.

Particolare è l’indirizzo di scienze applicate che sostituisce il latino con un percorso avanzato di informatica, scelta che, secondo gli analisti, avrebbe favorito un’ottima preparazione nei test universitari. Accanto a questo istituto si collocano il liceo scientifico Giovenale Ancina di Fossano e il Giorgio Dal Piaz di Feltre, entrambi valutati come strutture solide e regolari nei risultati degli studenti.

Momento didattico con bambini occupati nei loro esercizi
Bambini intenti a fare i compiti in classe – www.donnaglamour.it

Osservando le grandi città, il quadro cambia ma conferma alcune eccellenze ormai consolidate. A Milano continuano ad eccellere il Berchet tra i licei classici e il Volta tra gli scientifici, mentre in Lombardia è il Marie Curie di Meda a primeggiare nel settore classico.

Torino mantiene saldo il primato del liceo classico Camillo Benso di Cavour, valorizzando anche il paritario Edoardo Agnelli tra gli scientifici.

A Roma spiccano, nella classifica di Eduscopio, ancora il Visconti e il Righi, mentre Bologna vede confermati il Galvani e il Copernico. A Firenze spiccano il Galileo e il Machiavelli, mentre a Napoli la struttura considerata più solida rimane il Convitto Vittorio Emanuele II.

I criteri della valutazione e la novità dei percorsi quadriennali

Lo studio ricorda che l’indagine si concentra su due compiti educativi ritenuti essenziali: la capacità dei licei e degli istituti tecnici di preparare gli studenti ad un eventuale percorso universitario e, al contempo, la capacità degli istituti tecnici e professionali di favorire un ingresso effettivo nel mondo del lavoro.

Proprio per misurare entrambi gli aspetti, sono stati inseriti indici relativi ai risultati accademici e agli sbocchi occupazionali. Tra le novità principali c’è l’inclusione dei percorsi quadriennali, introdotti in via sperimentale nel 2018.

L’analisi ha confrontato i diplomati quadriennali con quelli del percorso tradizionale e ha rilevato che, nel complesso, i primi hanno ottenuto esiti universitari leggermente inferiori, sia nei voti sia nei crediti sostenuti. A essere coinvolti nella sperimentazione sono stati oltre duemila studenti, provenienti in prevalenza da istituti liceali e scientifici, con una presenza minore – ma significativa – degli indirizzi tecnici.

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ultimo aggiornamento: 8 Dicembre 2025 11:00

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