Un cambiamento importante nella gestione dei rifiuti entrerà in vigore dal 1° ottobre, con nuove regole che riguardano tutti i cittadini.
A partire dal 1° ottobre 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha introdotto un nuovo pacchetto di norme che trasforma profondamente il modo in cui cittadini e imprese dovranno smaltire i materiali di scarto, in modo da poter allinearsi alle direttive europee sulla transizione ecologica e sull’economia circolare, riducendo drasticamente i rifiuti non riciclati e le emissioni legate agli impianti di smaltimento.
Rifiuti, cosa cambia nella raccolta differenziata dal 1° ottobre
Il nuovo regolamento impone il divieto assoluto di gettare determinati materiali nell’indifferenziato, pratica ancora diffusa e molto inquinante.
Ad essere banditi dai bidoni grigi saranno, tra gli altri, rifiuti elettronici, pile, farmaci scaduti, oli esausti e tutti i materiali pericolosi e/o recuperabili. Questi dovranno essere portati nei centri di raccolta comunali o nelle farmacie convenzionate, a seconda della categoria.

Il Ministero prevede, inoltre, sanzioni più consistenti per chi non rispetta le nuove disposizioni. Le multe potranno arrivare anche ad alcune centinaia di euro, con controlli più rigorosi da parte delle amministrazioni comunali. Per favorire l’adattamento, i Comuni sono invitati a potenziare la raccolta porta a porta e a promuovere una comunicazione capillare che aiuti i cittadini ad orientarsi tra le nuove regole.
Famiglie e imprese di fronte a un nuovo modello di gestione
Differenziare con attenzione diventa indispensabile non solo per evitare sanzioni, ma anche per contribuire in modo concreto alla riduzione dell’inquinamento. Gettare un farmaco scaduto nel sacco sbagliato, ad esempio, non sarà più tollerato e potrà costare caro.
Anche per le imprese del settore ambientale si apre una fase di profondo rinnovamento. Le aziende di raccolta e riciclo, infatti, dovranno modernizzare gli impianti, investendo in tecnologie più avanzate e in formazione del personale, per gestire in modo efficiente la crescente quantità di materiali da trattare.
Inoltre, il MASE sta promuovendo campagne informative e strumenti digitali dedicati: app, mappe interattive e siti web aggiornati aiuteranno i cittadini a individuare facilmente i punti di raccolta e a seguire correttamente le nuove procedure.