La parola mappazzone, dialettismo del gergo culinario, penetra nel linguaggio quotidiano per identificare qualcosa di veramente pesante.

Mappazzone è un neologismo ed indica principalmente una portata composta da una scelta di ingredienti non armonici tra loro quindi totalmente disomogenei. Una pietanza formata da un miscuglio di diversi componenti  mescolati tra loro alla rinfusa.

L’origine della parola mappazzone non è chiara, si pensa appartenere al dialetto bolognese. E’ arrivata al grande pubblico poiché citata da Bruno Barbieri, all’interno del noto show televisivo culinario Masterchef Italia, per definire un ammasso sconclusionato di ingredienti. L’estensione di questo termine può significare qualcosa di pesante, noioso, monotono. Figurativamente può indicare una grande quantità di oggetti disposti in modo confusionario.

-Origine: dialettale
Quando si usa: vocabolario culinario e gergo
-Lingua: italiana
Diffusione: Italia

Significato e origine: l’ipotesi emiliana

La parola mappazzone è un termine dialettale emiliano che indica un piatto poco raffinato, non piacevole alla vista e difficile da digerire. Una ricetta quindi realizzata con ingredienti che non legano tra loro, privi di ordine e dosi. Molti i nomi di  ricette che utilizzano questo termine ad esempio mappazzone dolce, mappazzone di spaghetti.

Cosa significa mappazzone
Cosa significa mappazzone

Entrato a far parte del gergo quotidiano si associa a qualcosa di difficile da digerire anche figurativamente, da qui utilizzato per indicare un film noioso, uno spettacolo monotono, un libro pesante da leggere: si dice infatti “è un mappazzone!” Nel design invece indica un insieme di oggetti disposti all’interno di uno spazio senza un ordine stilistico, senza gusto e alla rinfusa.

La mappazza siciliana

Molti pensano che la vera origine arrivi dalla parola dialettale meridionale e siciliana mappazza, che si usa per indicare una grande quantità di cibo poco digeribile. Nel dialetto siciliano infatti si utilizza quando si mangia una abbondante quantità di cibo pesante che appesantisce lo stomaco e rende difficile la digestione.

Il termine mappazza in tv è stato utilizzato la prima volta da Nino Frassica nel 1987 nella trasmissione “Indietro Tutta” quando, in una puntata per citare lo sponsor, dopo aver bevuto una tazza di Cacao Meravigliao fu preso da forti dolori alla pancia causati da quella da lui indicata come “mappazza”. Questa parola è così entrata a far parte del gergo e si associa a qualcosa di indigeribile.

Più in senso generale, “mappazza” si riferisce come precedentemente detto a qualcosa di pesante e noioso, come si legge sul dizionario Garzanti: “ciò che risulta pesante e noioso, riferito in particolare a spettacoli, conferenze, prodotti letterari”.

Esempi di uso

-“A vederlo così, sembra un mappazzone”, una frase di Bruno Barbieri, MasterChef Italia

-“Nei suoi piatti gli ingredienti non si legano mai. Fa solo mappazzoni!”

-“Mappazza è una parola che inventai una sera così improvvisando, “Indietro tutta”, una parola che non esiste, però sembra vera, giusta, perché il suono rende l’idea, perché la mappazza è sentirsi un peso sullo stomaco. L’ho inventata io questa parola e mi piace che un giorno si dirà “mappazza”, così Nino Frassica.

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ultimo aggiornamento: 20 Gennaio 2024 11:24


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