Allattamento: come funzionano e come si attaccano copricapezzoli?

Durante l’allattamento quella dei capezzoli è l’area più delicata perché è quella direttamente interessata.

Il capezzolo, insieme a parte di areola (ovvero l’area scura intorno al capezzolo), è la parte che il bambino prende in bocca durante l’allattamento ed essendo ripetutamente soggetta ad essere sollecitata, perché direttamente inserita nella bocca del piccolo che in questa fase la succhia per estrarne il latte materno.

I capezzoli, infatti, possono irritarsi e su di essi possono comparire piccoli taglietti dovuti all’allattamento, chiamati ragadi.

Le ragadi possono essere prevenute prestando particolare attenzione a come si attacca il bambino, se questo si attacca bene non dovrebbero esserci di questi problemi, ma a volte ciò non basta e allora è possibile indossare un reggiseno in cotone traspirante, tenere i capezzoli sempre puliti e asciutti e utilizzare i copricapezzoli anatomici in argento.

I copricapezzoli possono essere usati ancora prima del parto, per abituarsi, e durante tutto il periodo dell’allattamento per aiutare a mantenere integra la zona, prevenendo la formazione di ragadi o dandone sollievo laddove dovessero comunque comparire.

Come si attaccano i copricapezzoli? Il loro utilizzo è molto semplice, anzitutto occorre lavarli accuratamente con acqua e sapone neutro inodore e al momento dell’applicazione i copricapezzoli vanno inseriti tra seno e reggiseno. Essendo in argento rimangono attaccati al seno senza ulteriori necessità.

Una volta terminato di allattare il piccolo, vanno rilavati e riapplicati.

Per attaccare copricapezzoli con più pressione si può lasciare una goccia di latte all’interno per creare l’effetto ventosa.

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ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2020 11:36


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