Ne sentiamo parlare spesso, ma non sappiamo come funziona. Lo scongelamento degli ovociti è una tecnica nuova.

Nuova perché fa parte di quelle tecniche rivoluzionarie in campo scientifico che riguarda la riproduzione. Un ambizioso obiettivo clinico, che molti ricercatori anelano di perfezionare.

Come funziona? La crioconservazione degli ovociti risolve una procedura che è stata giudicata poco ortodossa per ragioni etiche. In passato si riuscivano a produrre ovociti per incrementare le possibilità di gravidanza in maniera massiva. Produrli, certo, ma spesso si trattava di embrioni in eccesso.

La morale e la religione storcevano il naso, ecco perchè con il congelamento degli ovociti si attenua un poco il dibattito. E’ una ottima opportunità per tutte le donne a rischio di esaurimento della funzione riproduttiva che ancora desiderano avere figli.

Lo scongelamento però è un momento molto delicato, in quanto gli ovociti sono cellule molto grandi e il loro volume risulta spesso sfavorevole alla crioconservazione. Nello specifico, la meiosi si blocca in metafase II – il risultato è l’ottenimento di una struttura davvero molto sensibile – ecco perché lo scongelamento può danneggiare le cellule.

Diamo qualche numero circa la riuscita delle gravidanze dopo scongelamento: le percentuali di gravidanza sono elevate ed oscillano tra il 33% ed il 57%.

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ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2020 10:18


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