Finalmente arriva il codice di condotta influencer: chi non rispetta le regole rischia multe fino a 600mila euro.
L’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha finalmente adottato il Codice condotta influencer. Una serie di obblighi e doveri che i content creator dovranno rispettare per evitare multe salate, che possono arrivare fino a 600mila euro. Attenzione, però, perché le regole non sono valide per tutti.
Codice condotta influencer: cos’è e come funziona
Dopo il caso scoppiato attorno a Chiara Ferragni, tra pandoro e uova di Pasqua, l’Agcom ha finalmente adottato il Codice condotta influencer. Regole severe che i content creator “rilevanti” sono chiamati a rispettare per evitare multe salatissime. Ma, procediamo con ordine. Il commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Massimiliano Capitanio ha spiegato che il testo è necessario per tutti, sia professionisti che utenti.
Da oggi in poi, gli influencer dovranno rispettare le regole del Codice condotta durante la pubblicazione dei loro contenuti. Nello specifico, sono chiamati a:
- correttezza e imparzialità dell’informazione;
- rispetto della dignità umana;
- contrasto ai discorsi d’odio;
- tutela dei minori e del diritto d’autore;
- trasparenza delle comunicazioni commerciali con un rimando diretto al “Digital Chart”, il Regolamento di autodisciplina promosso dallo IAP.
I content creator che non rispettano le regole rischiano una multa fino a 250mila euro, che possono diventare 600mila quando viene meno la tutela dei minori.

Codice condotta: quali influencer devono rispettarlo?
Come sottolineato da Massimiliano Capitanio, il Codice condotta è destinato solo agli influencer ritenuti “rilevanti”, ossia che hanno almeno 500mila follower o un milione di visualizzazioni. “Questi professionisti sono assimilabili alle emittenti tv e quindi titolari di piena responsabilità editoriale“, ha dichiarato il commissario dell’Agcom.
I content creator che hanno questi requisiti dovranno iscriversi a un elenco ufficiale Agcom entro sei mesi dalla pubblicazione del Codice. “Una tappa decisiva nella costruzione di un nuovo equilibrio tra libertà d’espressione, diritti degli utenti e responsabilità dei creator digitali: l’influencer marketing entra nella maturità“, ha concluso Capitanio.