Sono una delle band più famose e longeve nel panorama musicale italiano, ma siamo sicuri che questi piccoli “segreti” sui Pooh non li avete mai sentiti…

I Pooh sono un capitolo fondamentale della storia musicale italiana, è impossibile non aver mai sentito (e canticchiato) una loro canzone. Però solo i veri fan, i più appassionati, sono a conoscenza di alcuni dettagli curiosi che – siamo sicuri – vi sorprenderanno. La storia della band è un incredibile miscuglio di litigi, successi, incomprensioni e amicizie, a riprova di come ciascun membro vi abbia veramente messo tutto se stesso. Scopriamo qualcosa in più su di loro.

I Pooh, la carriera

Raccontare in poche righe l’enormità di una carriera, che è proseguita per ben 50 anni prima dell’addio che ha posto fine ad un pezzo di storia, è veramente impossibile. I Pooh hanno iniziato la loro attività musicale nel lontano 1966, quando il quintetto formato da Valerio Negrini, Mauro Bertoli, Mario Goretti, Gilberto Faggioli e Bob Gillot ha strappato un accordo alla casa discografica Vedette.

In quell’anno, i Pooh hanno pubblicato il loro primo album Per quelli come noi, anticipato dal 45 giri Vieni fuori. Si è trattato solamente dell’inizio di una sfavillante carriera che ha portato la band a raggiungere vette del tutto inaspettate. Possiamo solamente ricordare alcuni dei loro successi più grandi, che hanno reso i Pooh tra i gruppi più amati di tutti i tempi: Piccola Katy, il primo vero capolavoro della band, Tanta voglia di lei e Pensiero, due incredibili brani balzati al primo posto delle classifiche dell’epoca, Uomini soli, che ha vinto la 40esima edizione del Festival di Sanremo.

Pooh
Pooh

I Pooh hanno dato vita a una scia di successi indimenticabili, che hanno segnato per sempre la storia della nostra musica. Nel 2016, dopo tantissime vicissitudini (e numerosi cambi nella formazione del gruppo), è arrivato il concerto d’addio. Il 30 dicembre di quell’anno si è tenuto l’ultimo concerto della band, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, che ha visto per l’occasione una reunion dei volti più famosi che si erano succeduti nel tempo.

Nel 2023, però, ritornano ancora una volta a cantare, sul prestigioso palco del Festival di Sanremo.

I membri dei Pooh

La formazione originale l’abbiamo già vista, ma alcuni dei membri che abbiamo elencato sopra hanno avuto una breve carriera. I Pooh storici, quelli che tutti noi conosciamo, sono arrivati qualche anno dopo l’esordio musicale della band. La composizione più famosa e più duratura, che è poi stata anche l’ultima, è quella che ha visto Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio, Red Canzian e Riccardo Fogli.

Quest’ultimo, ad onor del vero, aveva lasciato il gruppo nel 1973, pochi anni dopo esservi entrato, dedicandosi a una profittevole carriera solista. Ma nel 2015 è tornato a prender parte della formazione storica per il tanto acclamato addio alle scene. Nonostante i Pooh si siano ormai sciolti, la loro pagina Facebook è ancora attiva e ogni tanto ci sono belle sorprese per i loro fan, come l’annuncio del ritorno a Sanremo nel 2023.

La morte di Stefano D’Orazio

Il 6 novembre del 2020 è arrivata la notizia che il batterista dei Pooh, Stefano D’Orazio, è venuto a mancare a causa di complicazioni legate al Covid-19. Era ricoverato in ospedale da una settimana proprio per aver contratto il virus.

Gli altri membri dei Pooh lo hanno ricordato così sui social: “Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre…Roby, Dodi, Red, Riccardo“.

pooh
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4 curiosità incredibili sui Pooh

-Il nome originario della band era Jaguars: nel 1962 i membri originari avevano iniziato a suonare facendosi conoscere così. Ma nel 1966, all’atto del loro primo album, è emerso che il nome era già usato da un gruppo romano. È stata la segretaria della casa discografica Vedette, grande amante di un cartone che in seguito ebbe grande successo, a proporre il nome che oggi tutti conosciamo. Sulla sua scrivania teneva infatti un orsacchiotto di peluche che ha dato ispirazione alla band: era l’amatissimo Winnie The Pooh.

-Negli anni ’60, i componenti hanno inciso un 45 giri contenente due canzoni in inglese, sotto lo pseudonimo di The Clockwork Oranges. Solo molti anni dopo è stato confermato ufficialmente che gli autori di quel 45 giri erano proprio i Pooh, nella loro prima formazione.

-Riccardo Fogli, il bassista dei Pooh, ha lasciato la band nel 1973. Il vero motivo di quell’addio è stato l’amore: all’epoca era legato sentimentalmente a Patty Pravo, che gli aveva consigliato di intraprendere la carriera solista perché avrebbe avuto più tempo da dedicarle.

-Fare una stima dei guadagni dei Pooh è molto difficile, ma la loro è una delle band italiane che ha venduto il maggior numero di dischi.

Festival di Sanremo

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ultimo aggiornamento: 2 Febbraio 2023 9:50


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