Lucia Lavia: cresciuta tra teatro e tournée, approfondiamo la conoscenza della figlia di Monica Guerritore e Gabriele Lavia.
Lucia Lavia si è messa in evidenza tra i talenti attoriali fluidi nei generi e radicati nella tradizione teatrale pirandelliana e molieriana, continuando con successo il lascito artistico dei genitori. Conosciamo meglio la figlia di Monica Guerritore.
Lucia Lavia: biografia e background familiare
Lucia Lavia nata a Roma il 18 febbraio 1992, sotto il segno dell’Acquario, è figlia d’arte: la madre è l’attrice Monica Guerritore, ed il padre, il regista ed attore Gabriele Lavia. È la secondogenita della coppia: ha una sorella maggiore di nome Maria Fragolina Lavia (nata nel 1989), che ha intrapreso una carriera nel management artistico fondando un’agenzia di rappresentanza e promozione, ed un fratellastro maggiore, Lorenzo Lavia (figlio di Gabriele Lavia, nato da una precedente relazione dell’uomo), anch’egli attore e regista.
Cresciuta in una famiglia d’arte, ha ereditato dai genitori una profonda passione per il teatro, che ha iniziato a coltivare fin da bambina. Il suo battesimo di fuoco con il mondo dello spettacolo è avvenuto quando era giovanissima.
Lucia non ha frequentato scuole di recitazione tradizionali, ma ha imparato sul campo. Infatti, a 6 anni è già in tournée con i genitori; a 10 anni ha maturato le prime esperienze attoriali, recitando in piccoli ruoli amatoriali. Nel 2013-2014, ha frequentato il Centro Teatrale Santacristina, fondato da Luca Ronconi, uno stage intensivo di alta formazione che le ha ufficialmente aperto le porte del professionismo.
La sua carriera artistica
A soli 13 anni, nel 2005, è salita sul palco al Festival di Anagni, interpretando Teresa d’Avila bambina accanto alla madre Monica Guerritore, che recitava la versione adulta della santa. Tre anni dopo, nel 2008, ha esordito in televisione nella fiction Rai “Rossella”, diretta da Gianni Lepre. La sua ascesa nel teatro è proseguita con collaborazioni prestigiose, spesso al fianco del padre Gabriele Lavia.
Nel 2010 ha partecipato alla tournée de “Il malato immaginario” di Molière, per la regia del padre, guadagnandosi la candidatura al Premio Le Maschere del Teatro, come Miglior Attrice Emergente. Nello stesso anno ha interpretato Desdemona in Otello per la regia di Nanni Garella ed Ifigenia in “Ifigenia in Aulide” di Giampiero Borgia.
Come attrice teatrale, ha recitato in “Tutto per bene“. Mentre nel 2014 ha interpretato la Figliastra in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, sempre diretta dal padre. Tra i lavori più significativi, bisogna anche ricordare, “Celestina” di Luca Ronconi (2014), dove ha interpretato Arèusa dopo uno stage al Centro Teatrale di Santa Cristina. Nel 2018 ha recitato nello spettacolo “Ti porto con me”, scritto da Arianna Mattioli e diretto dal fratello Lorenzo Lavia, in scena all’Eliseo Off di Roma.
Lucia ha preso parte a “Costruttore Solness” di Ibsen (2019), recitando accanto ad Umberto Orsini, per la regia di Alessandro Serra. Nel corso del 2023 è stata tra le interpreti di “Come tu mi vuoi”, di Pirandello (2023), diretta da Luca De Fusco allo Stabile di Catania. Mentre nel gennaio 2025, è tornata nel cast de “Il malato immaginario“, stavolta nel ruolo della cameriera Antonietta, coprotagonista con Tindaro Granata.
L’attrice ha preso parte, interpretando il ruolo di Ingrid Bergman – al film “Anna“, che rappresenta l’esordio alla regia della madre, Monica Guerritore. Il biopic drammatico presentato alla Festa del Cinema di Roma 2025 ed uscito nelle sale italiane il 6 novembre 2025. Si tratta del primo lungometraggio dedicato alla vita dell’iconica attrice Anna Magnani.
Il suo talento ha ricevuto diversi attestati. Ad esempio, nel 2019 ha ricevuto il Premio Duse come Migliore Attrice Emergente; nel 2024 è stata segnalata tra i talenti under 35 dal Premio Hystrio.
La vita privata di Lucia Lavia
Descritta come anticonformista e riservata – si tiene lontana da social e gossip – l’attrice non è propensa a condividere pubblicamente indiscrezioni su relazioni sentimentali. In passato – prima del 2023 – si è definita “romantica ma difficile” e single.
Dove vive
Lucia Lavia, nata e cresciuta a Roma, ha da sempre mantenuto un legame profondo con la città eterna. La Capitale negli anni si è confermata non solo la base della sua vita, ma anche professione. Come attrice di teatro è solita trascorrere gran parte dell’anno in tournée per l’Italia ed occasionalmente all’estero.
Roma comunque rappresenta il punto di ritorno per momenti di quotidianità, come descritto in un’intervista del 2020 a “Sipario“.
Curiosità su Lucia Lavia
– Nel corso della sua adolescenza da autodidatta, ha studiato testi classici (Pirandello, Molière, Ibsen) in originale, spesso con il padre come mentore. In particolare Pirandello e Molière, rappresentano i due pilastri della sua formazione.
– La madre ha spesso elogiato il suo talento, definendola più brava di lei, e notando la sua preferenza per il teatro rispetto al cinema, nonostante una “bellezza da grande schermo”. La Lavia ha più volte sottolineato che preferisce il palcoscenico, svelando: “Il cinema mi annoia dopo due giorni di set”
– Nel corso della sua carriera teatrale, ha dimostrato grande versatilità, passando con naturalezza da ruoli tragici (Ifigenia) a comici (Toinette/Antonietta).
– Lucia ha avuto sempre un forte legame con la famiglia, nonostante le assenze dei genitori dovute alle tournée (fino a nove mesi l’anno). Da bambina – ha svelato – si attaccava alle gambe dei genitori per trattenerli. Inoltre, ha confessato di aver sofferto la mancanza di una famiglia tradizionale. Monica Guerritore ha ammesso di essere stata una madre assente per lavoro, ma di aver amato profondamente quel ruolo, nella speranza che le figlie capissero i suoi sacrifici.
– Parlando della scelta di Lucia, per interpretare Ingrid Bergman, in “Anna”, la Guerritore ha raccontato: “Per un ruolo così complicato, avevo bisogno di un’interprete brava e che riuscisse a somigliare alla Bergman. Lucia è un’attrice di teatro pluripremiata e già con una grossa esperienza dato che, come è successo a me, ha debuttato a sedici anni. Sapevo che avrebbe avuto l’allure e l’autorevolezza giusti, per incarnare un mito. Perché Ingrid Bergman è un mito, non può farla chiunque”.
– In un’intervista del 2018 a Vanity Fair, ha raccontato di essere inseparabile dalla sorella Maria e di ammirare la madre perché “più femminista” di lei.
– Parla fluentemente inglese e francese, che ha sfruttato nel corso delle sue tournée all’estero.