Conoscete Federico Gaio? Ecco chi è l’ex tennista che ha intrapreso la carriera da allenatore, divenendo il coach di Jasmine Paolini.
Federico Gaio è un ex tennista professionista, che all’età di 33 anni, è stato scelto da Jasmine Paolini, la numero uno del tennis femminile italiano, come coach ad interim per accompagnarla durante il tour nordamericano su cemento nel 2025 (WTA 1000 di Montreal, Cincinnati e lo US Open). Ecco cosa c’è da sapere su di lui.
La biografia e la carriera di Federico Gaio
Nato a Faenza, in provincia di Ravenna, il 5 marzo 1992, sotto il segno dei Pesci, Federico Gaio ha più volte parlato con orgoglio delle sue origini romagnole. Da adolescente ha iniziato a giocare a tennis, presso il Tennis Club Faenza. È diventato professionista nel 2009 per poi raggiungere il suo miglior ranking ATP, posizionandosi al numero 124 del mondo, nel febbraio 2020.
Nel corso della sua carriera da tennista è riuscito a vincere 4 tornei Challenger e diversi titoli ITF, partecipando due volte al tabellone principale dello US Open (2018 e 2020). Non ha mai annunciato ufficialmente il ritiro, ma non ha più giocato una partita ufficiale dal luglio 2024, segnando un graduale passaggio al ruolo di allenatore.
Nel corso della sua carriera da professionista del tennis ha incontrato Jannik Sinner nel 2019, ai quarti del torneo di Ortisei, subendo una sconfitta da un giovane talento, che Gaio ha descritto come un “fenomeno” già all’epoca.
Nel 2024, Gaio ha ricoperto il ruolo di vicedirettore del Challenger di Torino, mostrando interesse per il dietro le quinte del tennis professionistico. Ed infatti in quel periodo ha avuto modo di rilasciare alcune dichiarazioni in merito ad un futuro da coach in futuro, un obiettivo che si è concretizzato con l’incarico al fianco di Jasmine Paolini.
La collaborazione con Jasmine Paolini
Dopo la separazione della tennista azzurra, dal coach spagnolo Marc Lopez (durata solo tre mesi) e dal precedente allenatore storico Renzo Furlan, Federico Gaio è stato scelto come allenatore della Paolini. Una scelta maturata tenendo conto dell’approccio pragmatico e dell’esperienza nel circuito dell’ex tennista professionista.
Gaio, supportato dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), ha avuto l’incarico di accompagnare la Paolini come parte del suo staff tecnico durante il tour americano. La tennista italiana, con l’obiettivo di consolidare la sua posizione nella top 10 nel corso del 2025, e di qualificarsi per le WTA Finals di Riyadh ha appoggiato la scelta di Gaio in attesa di valutare opzioni per un coach a lungo termine.
Si è infatti precisato che si tratta di una collaborazione provvisoria, fino allo US Open, ma potrebbe proseguire in base ai risultati. La Paolini ha sottolineato la sua concretezza e conoscenza del tennis come motivi della scelta ricaduta su Gaio.
La vita privata di Federico Gaio
Gaio è descritto come una personalità riservata, un atteggiamento che ha mantenuto nel tempo rilevando pochi dettagli sulla sua sfera più privata, che custodisce gelosamente.
Curiosità su Federico Gaio
– Il suo profilo Instagram rivela una presenza social non molto attiva, che comunque documenta il suo impegno nel mondo del tennis.
– Gaio ha un soprannome particolare, si è fatto conoscere come il “Bomber” di Faenza per il suo fisico statuario, ha dimostrato di avere una buona resistenza fisica, fondamentale per i lunghi scambi tipici della terra rossa. Come tennista prediligeva un tennis di pressione dal fondo del campo, con un diritto potente come arma principale.
– Durante la sua carriera da giocatore ha mostrato uno stile di gioco caratterizzato da: versatilità, aggressività di fondo ed un approccio pragmatico, adattato soprattutto alla terra rossa, la superficie predominante del circuito Challenger ed ITF in cui ha trascorso la maggior parte della sua carriera.
– È un grande tifoso della Juventus, una passione che ha affiancato al tennis.
– La sua mentalità determinata e concreta è un riflesso delle sue radici emiliano-romagnole, un aspetto che la stessa Paolini ha detto di apprezzare, sostenendo di gradire il suo approccio diretto. Una collaborazione vista come un banco di prova per entrambi: per la Paolini, per ritrovare stabilità dopo un periodo di risultati altalenanti; per Gaio, per dimostrare le sue capacità come allenatore di una top player.
