Due giorni di full immersion nella caleidoscopica offerta culturale napoletana

Aprile, un week end culturale a Napoli per visitare la pinacoteca del Museo di Capodimonte e reinterpretare in chiave partenopea la storia di Carmen, nella visione di Mario Martone.

Aprile, un week end culturale a Napoli: i tesori del Palazzo Reale di Capodimonte

La Reggia di Capodimote fu storicamente la sede dei Re Borbone di Napoli,nonché in seguito di Gioacchino Murat e dei Savoia. Fu costruita nel 1738 per volontà di Carlo di Borbone, che intendeva dare una consona locazione alla collezione Farnese, possedimento della corona del Regno delle Due Sicilie. Si trasformò successivamente in una vera e propria reggia, tornando alla sua originaria vocazione museale soltanto nel 1957, da quando fu fondato il Museo di Capodimonte. Il Museo è uno dei poli più ricchi dell’offerta culturale della città e ospita al suo interno oltre alla collezione Farnese, un allestimento che illustra l’evoluzione dell’arte pittorica napoletana dal Duecento all’Ottocento. Questa collezione non accoglie soltanto opere di artisti partenopei, ma anche quelle di illustri forestieri che operarono e vissero in città: tra di essi Pinturicchio, Vasari, Tiziano, Caravaggio. Ampio spazio è dedicato anche all’arte contemporanea ed è possibile, infine, visitare l’appartamento regio in cui dimorarono i sovrani e i loro congiunti.
Il parco che circonda la reggia e che costituiva originariamente una riserva di caccia è uno dei polmoni verdi della città. Frequentato da napoletani e turisti merita, da solo, una lunga visita passeggiata.

La Carmen al Teatro Bellini per la regia di Mario Martone

Mario Martone reinterpreta la celeberrima opera di Bizet in chiave partenopea, secondo i modelli del teatro di Raffaele Viviani e della sceneggiata. Personaggi della tradizione napoletana si muovono sul palco attraverso la storia di Carmen. La storia si articola in due tempi narrativi: l’azione al presente e il racconto che evoca il passato, in una commistione estremamente organica. Napoli è, in questo adattamento della Carmen, centro gravitazionale del Mediterraneo, dei suoi nomadismi e della sua storia. La lingua riesce a evocare ed esprimere tutto il turbinare dei sentimenti umani: la passione amorosa, la violenza, l’allegria, il dolore, la libertà.
Tra le più sorprendenti e azzeccate innovazioni introdotte da Martone, c’è la presenza di Carmen fino alla fine della storia. La donna non muore, come in ogni altra versione, ma fa finalmente sentire la propria voce sulla storia che viene messa in scena.
La Carmen di Martone sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 12 al 24 Aprile.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2021 12:13


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