Gli smalti contenenti TPO sono stati vietati nell’Unione Europea: cosa fare se, in casa, si hanno prodotti contenenti tale sostanza.
Dal 1° settembre 2025 è ufficialmente in vigore il nuovo regolamento europeo che vieta l’uso di smalti contenenti TPO e DMTA, due componenti molto diffusi nei prodotti per manicure gel e semipermanenti. La decisione, arrivata dopo mesi di studi e segnalazioni, ha come obiettivo principale quello di tutelare la salute dei consumatori, imponendo ai produttori e ai centri estetici di sostituire immediatamente queste formulazioni con prodotti alternativi, più sicuri e certificati. Cosa fare con i prodotti contenenti TPO che già si hanno in casa? Cosa dicono, in merito, gli esperti.
Smalti contenenti TPO vietati dall’UE: i rischi per la salute
La legge, tuttavia, mette in difficoltà i professionisti del settore ma anche chi ha acquistato smalti contenenti TPO per uso casalingo e amatoriale. Cosa fare, dunque, se nel proprio kit per le unghie sono presenti tali prodotti? Gli esperti spiegano che la soluzione migliore non è continuare a utilizzarli, ma liberarsene, sostituendoli con versioni “TPO free“.

Secondo gli specialisti del settore, tra cui vi è Letizia Scotelli, professionista nota per il suo brand Unghie Supreme, le sostanze messe al bando non sono semplici ingredienti chimici come altri. L’esperta – nel corso di una intervista a Fanpage.it – ha sottolineato che TPO e DMTA sono stati collegati a reazioni allergiche, dermatiti da contatto e sensibilizzazioni cutanee. Nei casi più gravi, ha sottolineato Scotelli, ‘’esposizione prolungata potrebbe generare conseguenze più serie per la salute.
Il problema, aggiungono gli addetti ai lavori, è che i rischi non sono sempre immediatamente visibili: chi utilizza questi smalti, infatti, potrebbe non avere sintomi evidenti, ma l’accumulo delle sostanze nel tempo può provocare effetti a lungo termine.
Cosa fare con gli smalti non conformi
Per chi ha già questi prodotti a casa, la raccomandazione è una sola: non utilizzarli. Gli smalti contenenti TPO e DMTA devono essere, dunque, smaltiti in modo corretto, secondo le disposizioni del proprio comune, quindi sostituiti con alternative sicure e certificate.
La disposizione riguarda i professionisti del settore, sottoposti a controlli e sanzioni in caso di inosservanza, ma anche le estetiste che lavorano in casa e chi preferisce il “fai da te“, anche se tale cambiamento comporta un nuovo investimento, in termini economici, per aggiornare il proprio kit per le unghie.
Per chi non è certo della composizione dei prodotti già in uso, può leggere attentamente le etichette o, in alternativa, contattare i produttori per verificare la conformità degli smalti con le nuove direttive europee.