Gli oggetti presenti in casa che sono più sporchi di un WC: veri e propri focolai per i batteri. Ecco quali sono.
La pulizia della casa è molto importante, anche se non sempre garantisce il massimo dell’igiene, in quanto, secondo diversi studi scientifici, molti oggetti di uso quotidiano contengono una quantità di batteri particolarmente elevata, anche superiore a quella della tavoletta del WC. Spugne, telecomandi, borracce ed occhiali possono diventare veri e propri serbatoi di germi, che arrivano a mettere a rischio la salute, soprattutto quella di bambini, anziani e persone con sistema immunitario particolarmente debole. Scopriamo, dunque, quali sono.
Gli oggetti più contaminati in cucina: sono peggio del WC
La cucina è il cuore della casa ma, paradossalmente, è anche uno degli ambienti più a rischio dal punto di vista igienico.
Qui, infatti, riponiamo le spugne da cucina, che, nei fatti, risultano tra gli oggetti più contaminati in assoluto: un’indagine condotta da un team tedesco, infatti, afferma che, su tali oggetti, vi è la presenza di oltre 360 specie microbiche diverse: le concentrazioni batteriche possono raggiungere i 45 miliardi per centimetro cubo.

L’umidità e i residui alimentari favoriscono, poi, la proliferazione di batteri tra i quali possiamo annoverare la Salmonella, lo Staphylococcus aureus e l’Escherichia coli.
Anche i taglieri, soprattutto se usati per carne e pesce crudi, rappresentano un terreno fertile per batteri patogeni. Le microfessure lasciate dai coltelli, infatti, trattengono microrganismi difficili da rimuovere con un semplice risciacquo.
È, quindi, consigliabile lavarli in lavastoviglie ad alte temperature, se il materiale lo consente o igienizzarli con prodotti specifici. Gli strofinacci, spesso dimenticati sul tavolo di lavoro, possono contenere batteri come E. coli e Salmonella per un periodo che può superare anche i dieci giorni: per questo, è importante lavali frequentemente ad alte temperature e utilizzare alternative monouso per le superfici più sporche.
Dalla camera al bagno: dove si annidano i germi
Gli spazzolini da denti, se non sostituiti e puliti con regolarità, possono ospitare milioni di batteri, creando rischi alla salute orale. Le spazzole per capelli accumulano sebo, forfora e residui di prodotti, creando ambienti favorevoli a funghi e lieviti che possono irritare il cuoio capelluto.
Auricolari, occhiali e cinturini degli orologi sono altri oggetti insospettabili che necessitano di una pulizia frequente. Gli auricolari, in particolare, se utilizzati durante lo sport e condivisi, possono veicolare batteri e funghi, aumentando il rischio di infezioni.
Anche gli interruttori della luce, le maniglie delle porte e i telecomandi sono considerati superfici ad alta carica batterica, spesso trascurate durante le pulizie quotidiane. Infine, ambienti umidi come il bagno favoriscono la proliferazione di muffe su tende della doccia e tappetini, registrando cariche batteriche che possono essere anche sessanta volte superiori a quelle della tavoletta del WC. Pertanto, in merito, è bene attuare una igienizzazione accurata e una conseguente asciugatura.