100 passi al minuto permettono al nostro corpo di bruciare grassi ed aumentare la massa magra senza un eccessivo affaticamento, vediamo perché.

Meglio correre per mezz’ora o camminare per il doppio o il triplo del tempo? Questa è la classica domanda di chi, intento a perdere i propri chili in eccesso, decide di cominciare a fare dell’attività fisica, pur non avendo un animo prettamente sportivo. Non esiste una risposta universale a questo quesito, o meglio, esisterebbe se in entrambi gli allenamenti avessimo una velocità media indicata, una soglia massima aerobica (che varia da soggetto a soggetto), una pendenza specifica di ogni percorso, e decine di altri fattori che influenzano l’ago della bilancia.

Non avendo queste informazioni a disposizione nella maggior parte dei casi, possiamo consigliarvi un metodo efficace che permette al nostro corpo di bruciare massa grassa velocemente. I 100 passi al minuto ci permettono di muoverci ad un ritmo che si trova a metà tra la camminata e la corsa. Questa andatura ci permetterà di raggiungere una camminata molto spedita, senza dover necessariamente correre, oppure effettuare una corsa leggera senza eccessiva fatica. Attività che però, in caso di importante sovrappeso, potrebbe essere pericolosa per le nostre ginocchia.

Perché i 100 passi al minuto fanno dimagrire velocemente

I 100 passi al minuto non sono altro che una maniera grossolana ed indicativa per quantificare l’andamento migliore della nostra camminata per bruciare più massa grassa possibile restando al di sotto della nostra soglia massima aerobica. Associare un’alimentazione sana e ipocalorica è fondamentale per ottenere un risultato ottimale.

Passeggiata
100 passi

Cominciamo da un concetto fondamentale: per bruciare il grasso del corpo senza andare a consumare le riserve di zuccheri è necessaria un’attività fisica che mantenga il nostro battito cardiaco al di sotto della soglia massima aerobica. Questo dato non è per tutti uguale e dipende principalmente dalla propria età e dal livello di allenamento del nostro corpo.

La formula necessaria per calcolare la propria soglia massima aerobica è semplice. Ci indica l’andamento ottimale per un movimento fisico mirato alla perdita di peso.

Basterà sottrarre a 220 i propri anni, moltiplicando per 0,935 il risultato ottenuto corrisponde alla nostra soglia massima aerobica indicativa. Per rispettarla, il nostro battito cardiaco non dovrà mai superarla, rimanendo al di sotto di essa di circa un dieci per cento.

Come abbiamo accennato prima però, il calcolo ha valore puramente indicativo. Si basa su un individuo non allenato e con una problematica di peso non considerata patologica. Camminare o correre al di sotto di questa soglia massima facilita il consumo di adipe, senza andare a toccare le riserve di zucchero presenti nel nostro organismo, attaccando direttamente il grasso accumulato e velocizzando il processo di dimagrimento.

Quanto deve durare l’allenamento

A questo apparente complesso metodo di allenamento abbiamo quindi voluto quantificare un corrispondente numero di passi. Se effettuati costantemente tutti i giorni per non meno di 40 minuti daranno risultati davvero sorprendenti. Renderanno possibile una sostanziosa perdita di peso sin dal primo mese di allenamento. 100 passi al minuto corrispondono infatti mediamente ad un allenamento che fa restare al di sotto della soglia aerobica di un soggetto non obeso, tra i 20 ed i 55 anni con un fisico non allenato all’attività fisica costante.

Camminare in montagna
Camminare in montagna

I cento passi al minuto risultano estremamente efficaci però solo nel caso in cui l’allenamento non sia inferiore ai 40 minuti. Questo perché un complesso processo biochimico fa sì che si cominci a bruciare adipe solamente dopo 20 minuti dall’inizio dell’allenamento. Sarà quindi necessario un allenamento di “consumo attivo” per altri 20 minuti, anche se il tempo più indicato è il raggiungimento complessivo di 60 minuti.


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ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2022 10:50


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