La funzione Riassumi Messaggi permette di leggere in pochi secondi i punti chiave di una chat, senza scorrere tra le notifiche: ecco come attivarla.
WhatsApp continua a lanciare interessanti novità, al fine di migliorare l’esperienza degli utenti e ridurre il tempo speso a scorrere lunghe conversazioni. La nuova funzione “Riassumi Messaggi” – già in fase di rollout negli Stati Uniti e che arriverà anche in Italia – sarà uno strumento utile per chi riceve decine di notifiche al giorno.
La funzione, chiamata Message Summaries, permette di ottenere una sintesi dei messaggi non letti in una chat, evitando di doverli scorrere uno per uno. Il tutto senza rinunciare alla riservatezza, visto che resterà attiva la crittografia end-to-end.
WhatsApp, arrivano i riassunti delle chat
Quando una conversazione ha nuovi contenuti, in cima compare un banner con il numero dei messaggi non letti. Toccandolo, WhatsApp elabora un riassunto che raggruppa i punti principali emersi nella chat.
In pochi secondi, dunque, si ottiene un quadro chiaro delle informazioni, utile soprattutto nei gruppi o nelle community più affollate.

La funzione non è attiva di default: per utilizzarla bisogna aggiornare l’app, avere un account abilitato e una lingua tra quelle supportate.
Se anche uno di questi requisiti manca, la sintesi non sarà disponibile. In ogni caso, il riassunto rimane una opzione: chi preferisce leggere integralmente ogni messaggio potrà disattivare l’opzione dalle impostazioni.
Privacy e tecnologia dietro la novità
Alla base di tale funzione c’è il Private Processing, ambiente di elaborazione sicuro annunciato da WhatsApp nel 2025.
Grazie a questo sistema, la richiesta di sintesi è gestita in un contesto protetto, dove nessun tecnico di Meta può accedere ai dati. In pratica, i messaggi restano cifrati ed analizzati da un’intelligenza artificiale in uno spazio isolato e poi subito eliminati, lasciando come unico risultato il riassunto.
WhatsApp assicura che la funzione rispetta le stesse garanzie della crittografia end-to-end e che gli utenti possono controllarne in autonomia l’attivazione.
Non si sa ancora quando tale funzione arriverà nel nostro Paese anche se la data potrebbe essere più vicina di quanto si pensi.