Nel 2025 restano invariati i limiti di reddito per ottenere l’esenzione E02, mentre la riforma nazionale dei ticket subisce una nuova sospensione.
Il tema dei ticket sanitari torna al centro del dibattito con la recente decisione del TAR del Lazio, che ha parzialmente accolto i ricorsi di alcune strutture sanitarie private. Il tribunale amministrativo ha stabilito la sospensione della revisione tariffaria nazionale, rimandando l’introduzione definitiva del nuovo sistema al prossimo anno. Di conseguenza, per tutto il 2025 resteranno in vigore le tariffe uniformate introdotte a inizio anno, in attesa di una nuova definizione ministeriale.
Ticket con esenzione E02: chi ne ha diritto e quali limiti restano validi
La decisione del TAR è arrivata dopo mesi di contestazioni e incertezze legate al tariffario unico nazionale, varato per eliminare le disuguaglianze regionali nei costi delle prestazioni.
Diverse cliniche e centri convenzionati avevano segnalato l’impatto economico eccessivo dei nuovi importi, ritenendoli insostenibili. Il provvedimento di sospensione garantisce – quindi – una fase di transizione più graduale, mantenendo, temporaneamente, in vigore i vecchi parametri di contribuzione.

Tra le principali disposizioni ancora operative, c’è il ticket sanitario per reddito E02, rivolto alle persone in difficoltà economica.
Si tratta di un codice che consente l’accesso gratuito a visite specialistiche ed esami diagnostici, a condizione che il reddito familiare non superi determinate soglie stabilite a livello nazionale. Per il 2025, tali limiti non hanno subito variazioni rispetto agli anni precedenti.
Analizzando le principali prestazioni, vediamo che la prima visita specialistica si attesta ora intorno ai 25 euro, con un leggero aumento rispetto alla media precedente.
La visita di controllo registra un incremento più evidente, raggiungendo circa 18 euro. Al contrario, alcune prestazioni diagnostiche hanno un costo minore: ad esempio, l’elettrocardiogramma presenta un costo medio di 22 euro, in lieve diminuzione rispetto ai 23 euro applicati in molte regioni fino al 2024, mentre la radiografia del torace ha avuto una diminuzione di costo pari al 12,3%. Anche l’ecografia dell’addome inferiore ha ottenuto un lieve calo, con un costo medio di 37,80 euro.