Nei casi di infertilità la stimolazione ovarica è necessaria per aumentare le chances di rimanere incinta. Scopriamo cos’è e come funziona.

Sempre più donne soffrono di infertilità o decidono di avere figli in età matura, momento in cui la produzione ovarica tende a diminuire. Per ovviare a questo problema si fa avanti la scienza con la tecnica della stimolazione ovarica.

La stimolazione ovarica è una tecnica farmacologica che prevede la somministrazione di ormoni all’interno del corpo femminile. Sempre più donne ricorrono a questo processo per rimediare all’infertilità ormonale o ad eventuali problemi ovarici. Vediamo cos’è, cosa prevede e a cosa serve.

Cos’è la stimolazione ovarica?

Questa procedura avviene mediante delle iniezioni con l’obiettivo di aumentare la produzione dei follicoli maturi utili per un’efficiente ovulazione.

Il periodo della somministrazione va dai 10 ai 20 giorni, tenendo sotto quotidiana osservazione la salute della paziente. Per verificare il funzionamento della procedura e controllare che non ci siano anomalie, è necessario effettuare un’ecografia pelvica, non invasiva e disponibile anche nelle strutture pubbliche tramite il pagamento del ticket.

Test di gravidanza
Test di gravidanza

Prima di procedere alla cura, è necessario sottoporre la futura mamma ad una serie di controlli e test specifici per verificarne la validità. Tra i vari test si esegue una misurazione della temperatura basale e un’analisi del muco cervicale dopo un rapporto sessuale.

Possibili effetti collaterali della stimolazione ovarica

Come tutte le cure e le procedure mediche, anche in questo caso potrebbero esserci degli effetti collaterali, in questo caso si parla di nausea, vampate di calore e disturbi alla vista. Talvolta si verificano anche irascibilità, tensione addominale e gonfiore in seguito alle iniezioni, ma in generale sono tutti sintomi più che naturali visto che il corpo deve abituarsi alle sostanze in circolo. In rarissimi casi si è verificata la torsione dell’ovaio, a cui si è dovuti ricorrere chirurgicamente per risolvere il problema.

Essendo molto rari i casi in cui si verificano delle anomalie o dei rischi per la salute della paziente, sempre più donne ricorrono a questa procedura per realizzare il sogno di diventare mamme. È inoltre vincolante per chi vuole sottoporsi all‘inseminazione artificiale o alla FIVET, ossia la fecondazione in vitro.

Ad oggi solo il 30% dei casi risulta efficace, ma i miglioramenti sono in netta crescita di anno in anno.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2022 10:41


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