Allattare il proprio bambino è una delle cose più emozionanti, ma spesso avrete bisogno del paracapezzoli.

Per quanto tempo si possono utilizzare? Spesso un allattamento fatto male può avere non poche conseguenze sul vostro seno e corpo. In primis il dolore: una posizione sbagliata della madre e del bambino, possono provocare dei fastidi di non poco conto. Ebbene ricordare infatti, che si allatta non solo dal capezzolo, ma dalla mammella. Spesso questa situazione può sfociare in delle ragadi, ovvero delle ferite profonde, quasi dei tagli, dai quali può uscire il sale. E’ in questa situazione che può tornarvi utile il paracapezzoli, che va scelta in base alla conformazione del seno e della sua misura. E’ necessario coprire i capezzoli interamente, anche se grazie alla tettarella la parte visibile sarà più piccola della bocca del bambino. Prima di utilizzarlo, il paracapezzoli va ben lavato, stirato e solo dopo indossato. Il silicone presente alla base consentirà al prodotto di rimanere attaccato, ma consentirà grazie ad un maggiore calore anche una fuoriuscita migliore del latte materno. In vendita esistono paracapezzoli di varie marche e materiali, a seconda della sensibilità della madre, a cominciare da quelli in seta e in lattice. Tra i più utilizzati ci sono quelli in argento, perchè particolarmente adatti a tutte le donne e delicati sulla pelle. Questo prodotto è d’aiuto quando non si riesce a far attaccare il bambino al seno. Il copricapezzoli va utilizzato già da una settimana prima del parto per continuare per tutta la durata dell’allattamento. Abbiate premura di utilizzarlo per un minimo di 6 mesi, per arrivare ad un massimo di 24. In questo modo eviterete sgradite infezioni e tagli, che vi porterebbero ad optare per l’uso del latte artificiale, ma consentirete anche una postura migliore al vostro bimbo, che potrà raggiungere il latte in modo più veloce.

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ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2021 11:03


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